Il pensiero di Mimmo Vadala',Bovalino? introduciamo il Ripartometro.

Il pensiero di Mimmo Vadala',Bovalino? introduciamo il Ripartometro.

RIPARTENZA DI BOVALINO ? INTRODUCIAMO IL “ RIPARTOMETRO “
Ascoltando i commenti sull’andamento ,turisticamente parlando, dell’ormai trascorsa estate bovalinese e rileggendo un articolo di stampa, apparso circa un mese addietro , che parlava di ripartenza di Bovalino, ho avuto la tentazione di coniare il termine “ RIPARTOMETRO “ un neologismo che si rifà al più famoso “ REDDITOMETRO “.
Il redditometro, come tutti sapete, è un’arma a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per combattere l’evasione fiscale. In pratica serve a determinare il reddito , basandosi sulla ricostruzione delle spese, sostenute dai contribuenti. Chiaramente il possesso e la disponibilità di beni di lusso, sono indicatori di capacità contributiva e associa agli stessi un certo reddito.
Il “ RIPARTOMETRO “ dovrebbe funzionare più o meno allo stesso modo. Basandosi su alcuni parametri che rispecchiano le esigenze delle famiglie e della cittadinanza in genere ,si dovrebbe valutare se quella che viene identificata come ripartenza lo è realmente dal punto di vista socio-economico, della civile convivenza , del rispetto dell’ambiente e delle regole ,quelle scritte e quelle non scritte , oppure no.
Secondo me, i “Premi” i “ Festival della memoria “ chiunque sia l’organizzatore, i “ Saggi classici” le “Corride” i “ Karaoke “ i “ tornei di calcio e di briscola” le“ Feste dei Rioni “ e quant’altro ,non possono rappresentare i reali parametri da tenere in considerazione e da valutare per parlare di RIPARTENZA.
Né può essere indicata come segno di ripartenza la costituzione di Nuove Associazioni , politiche e non ,il cui unico scopo al momento è quello di acquistare visibilità, organizzando convegni, interessanti sicuramente, ma che poco o nulla hanno a che vedere con la vita economica, sociale ed amministrativa di Bovalino, in parole povere con la vita e le necessità quotidiane delle famiglie. Tutte queste iniziative, lodevoli certamente, sarebbero un giusto e gradevole corollario ad una situazione di normalità .Non credo che la situazione attuale possa definirsi perfettamente normale. Ho l ‘impressione che quello che da tempo vado percependo , si stia ora trasformando in realtà, una triste realtà : SUL PONTE SVENTOLA BANDIERA BIANCA.
La popolazione, i Circoli culturali, le Associazioni , i Comitati perfino i Partiti che esistono ancora ,” certa “ Stampa, ( per non urtare la suscettibilità di qualcuno che farebbe meglio, comunque, ad interessarsi più del degrado di Bovalino che delle vicende di Berlusconi ) sembrano rassegnati ad accettare una situazione che si sta cronicizzando. C’è apatia, rassegnazione ,ancor più grave, disinteresse verso quelle che sono le reali problematiche della comunità. Questo porta a un solo risultato : il predominio di quei pochi che per motivi “vari e diversificati” , fanno ancora finta di avere a cuore le sorti del paese. Si verifica, soprattutto in Calabria, quello che si verificava ai tempi della prima Repubblica. Più le cose andavano male , più cresceva il disinteresse ,più si rafforzavano i partiti al potere ( DC in primis) . Le conseguenze le stiamo ancora pagando. Mi sembra di rivedere le tre scimmiette: IO NON VEDO, IO NON SENTO, IO NON PARLO.
Si è deciso di volgere lo sguardo altrove, di lasciare che le cose vadano da sé. Così si parla pochissimo o non si parla più delle montagne di spazzatura che insistono ad ogni angolo del paese, nonostante si siano spesi nei soli mesi di luglio ed agosto, 62.236,00 euro per garantire il servizio di raccolta dei rifiuti 6 giorni su 7 !!! e scongiurare così il pericolo per la salute pubblica e per l’ambiente ( determinazione Area Tecnica n. 132 dell’ 11 luglio 2013 )|, di mare , spiagge e strade sporche, di vie e piazze cittadine piene di buche, di sensi unici e divieti di sosta non rispettati e non fatti rispettare da alcuno, di macchine parcheggiate in triplice fila , di segnaletica sia orizzontale che verticale mancante, di piano di riequilibrio e del rischio di dissesto finanziario, di tributi e tasse da pagare ,con le aliquote massime ,un mese si e l’altro pure, e per dieci anni, di evasione fiscale, di spazi pubblici occupati abusivamente, di contributi economici elargiti ad Associazioni e Comitati feste nel mentre si dichiara che l’Ente si trova in stato di squilibrio economico per cui c’è necessità di ricorrere al fondo di rotazione, dei tanti padri e delle tante madri di famiglia che dopo venti e più anni di lavoro, in grossi Centri Commerciali vengono licenziati e messi sul lastrico ,tra l’indifferenza di tutti , Sindacati compresi, dei tantissimi giovani disoccupati in cerca di lavoro e di quelli che un lavoro ce l’hanno ma vengono sfruttati, ricevendo uno stipendio che è la metà di quello che risulta sulla busta paga ,in barba a regole e statuti .
Inseriamo tutte queste situazioni tra le voci che dovrebbero comporre il “ripartometro “. Proviamo ad applicarle alla nostra realtà . Vedremo se ci sarà qualcuno che avrà il coraggio di parlare di RIPARTENZA .

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