Princi (UilTemp): ''Otto giorni dopo il decreto ancora niente pagamenti per i precari. La Regione si attivi immediatamente ed azzeri i ritardi della burocrazia''.

Princi (UilTemp): ''Otto giorni dopo il decreto ancora niente pagamenti per i precari. La Regione si attivi immediatamente ed azzeri i ritardi della burocrazia''.

''Nonostante il decreto di pagamento rechi la data dello scorso 21 maggio, ad oggi non sono state ancora erogate le due mensilità arretrate che spettano ai lavoratori in mobilità in deroga della Regione Calabria''.  E' quanto dichiara il Segretario Provinciale della Uil Temp di Reggio Calabria in merito alle due mensilità, previste dall'accordo regionale, ancora non erogate ai lavoratori in mobilità della Calabria.

 

''Chiediamo l'erogazione immediata delle somme - prosegue Princi - e dalla politica ci aspettiamo una maggiore attenzione, affinché si eviti che questioni importanti come questa siano viziate da ritardi burocratici. I lavoratori calabresi vivono una condizione di assoluta necessità e, come ha sottolineato anche dalla Uil Calabria, non possono più attendere i ritardi della politica e della burocrazia''.

 

''La Uil Temp di Reggio Calabria - prosegue Princi - da tempo ha affiancato i lavoratori in mobilità nella lunga e dura battaglia per il riconoscimento dei loro diritti. Abbiamo voluto creare a Reggio un punto informativo stabile per i precari e i giovani disoccupati, abbiamo accompagnato i precari nel difficile percorso della contrattualizzazione, e più volte siamo scesi in piazza a fare sentire alto l'urlo dei calabresi contro una politica spesso incapace ed inefficace. In vista della cessazione della mobilità chiediamo alla Regione di attivarsi con una serie di progetti che favoriscano le politiche attive del lavoro. Da questo punto di vista, come più volte da noi suggerito, i fondi comunitari rappresentano un'occasione unica per la Calabria di dare una spallata decisiva allo spettro della povertà. Ad esempio con gli incentivi per gli ultracinquantenni o per chiunque voglia fare autoimpresa o con un maggiore sostegno alle imprese che decidono di assumere riducendo il bacino dei precari. Le strade percorribili sarebbero tante, ma la Regione oggi ha l'obbligo di attivarsi, con gli strumenti più idonei, per dare una speranza a questi lavoratori, ai quali oggi sono negati anche i diritti più essenziali, come appunto il pagamento delle spettanze dovute''.

 

''Da parte nostra - conclude il Segretario UilTemp - abbiamo sempre condiviso un atteggiamento di apertura nei confronti delle istituzioni. Eppure oggi ci accorgiamo che dall'altra parte, nonostante la disponibilità al dialogo, non ci siano risposte concrete sul piano del sostegno alle fasce più deboli della nostra regione. Quel che è certo è che non attenderemo inermi lo scorrere degli eventi. Alla Regione chiediamo un segnale immediato. Si assicuri che le somme promesse, arrivino al più presto nelle tasche dei lavoratori''.

 

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