Nuova Calabria, quando la toppa è peggio del buco

Nuova Calabria, quando la toppa è peggio del buco

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

E’ universalmente riconosciuto che ridurre le ore di assistenza di cui un bambino ha bisogno di fatto gli impedisce di godere del suo diritto fondamentale all’istruzione, facendolo diventare oggetto di discriminazione dato che ai suoi compagni di scuola non vengono ridotte in eguale misura le opportunità di istruzione.

Ridurre quindi le ore stabilite all’interno del Piano Educativo Individualizzato è da considerarsi una discriminazione indiretta. Il PEI stabilisce le misure indispensabili perché il bambino disabile possa godere del suo fondamentale diritto all’istruzione e alla pari opportunità. Ed è appena il caso di ricordare che il diritto all’istruzione è un diritto fondamentale, tutelato dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e dalla nostra Costituzione e che deve essere garantito ai disabili con adeguate misure di sostegno.

Solo che per l’Amministrazione comunale di Bovalino non è così, qui le norme sono utilizzate in tempi e modi diversi, per cui si è deciso che bisognava procedere, senza alcuna competenza medica e/o psicologica in materia di disabilità ma solo per una mera necessità di “bilancio”, a ridurre le ore di assistenza ai bambini disabili. E non è bastata la decisione del Tribunale di Locri che, a seguito del ricorso proposto dai genitori di uno dei bambini interessati, ha intimato all’Amministrazione l’immediato ripristino delle ore di assistenza indicate dal PEG, perché la reazione dell’Amministrazione è stata quella di resistere in giudizio, contro la decisione del Tribunale, continuando quindi a sostenere un atteggiamento discriminatorio verso il bambino disabile.

Ora apprendiamo dalle parole del primo cittadino della rinuncia al giudizio e della motivazione che aveva spinto l’Amministrazione a prendere tale decisione: “…resistere in qualsiasi giudizio è per l’Ente diritto e dovere che garantisce la comunità che rappresenta, a maggior ragione quando per le condizioni economiche non può garantire a tutti gli stessi diritti, ma proprio qui sta il significato più profondo dell’azione!” Una affermazione che lascia basiti! In sostanza per “garantire la comunità” è giusto negare i diritti riconosciuti dalla nostra Costituzione! 

Verrebbe da dire che LA TOPPA E’ PEGGIO DEL BUCO!!!

Ma lo sa il primo cittadino che il diritto all’istruzione non può essere condizionato dalla mancanza di risorse dell’Amministrazione? il Comune non può giustificare la riduzione delle ore di assistenza agli studenti disabili, stabilito all’interno dei PEI, adducendo come motivazione i limiti di bilancio. Questo principio è stato confermato anche dalla Corte di Cassazione, che ha affermato che “…una volta che il PEI ha stabilito il numero di ore necessarie per il sostegno scolastico dell’alunno l’Amministrazione non può a sua discrezione rimodulare o sacrificare quel piano in ragione della scarsità delle risorse disponibili…”. Principio di recente ribadito anche dal Consiglio di Stato che ha chiarito che “…i principi costituzionali impongono di dare una lettura sistematica alle disposizioni sulla tutela degli alunni disabili e a quelle sulla organizzazione scolastica e sulle disponibilità degli insegnanti di sostegno, nel senso che le posizioni degli alunni disabili devono prevalere sulle esigenze di natura finanziaria...”. Come per le ore di sostegno quindi, anche le ore di assistenza all’autonomia e alla comunicazione non possono essere ridotte per mancanza di fondi.

Abbiamo letto nel comunicato dell’Amministrazione comunale che è loro intenzione inviare la delibera di Giunta agli organi sovra-comunali. Considerati i fatti, ci sentiamo di  suggerire prudenza, evitando di far “conoscere” anche agli organi sovra-comunali le discutibili motivazioni che avevano indotto l’Amministrazione a resistere in giudizio nei confronti di un bambino disabile e di un suo diritto leso, in quanto “…per l’Ente è diritto e dovere che garantisce la comunità…”

Bovalino, 12/06/2021

                                                                                  Gruppo Consiliare “Nuova Calabria”

                                                                                                   Il Capogruppo

                                                                                         Maria Alessandra Polimeno

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