I padrini d’Aspromonte uno contro l’altro su un muretto nella villa di fronte la stazione a Bovalino. Dopo gli spari della scorsa notte, nel mirino palazzi e ristoranti riconducibili al braccio finanziario del clan Pelle-Vottari, spunta una scritta shock: «Platì spara, San Luca impara». Un guanto di sfida, un messaggio  macabro che chiama in causa le famiglie del gotha mafioso. Il graffito campeggia nei paraggi della stazione. Gli agenti del Commissariato di polizia e i carabinieri di Locri, nella mattinata di ieri, hanno fotografato la scritta: è stata tracciata con vernice nera in spray, caratteri rigorosamente in stampatello. Il sindaco, Tommaso Mittiga, e l’assessore all’Ambiente, Sergio Delfino, lo scorso anno, hanno incontrato il prefetto per discutere di sicurezza, così ora l’amministrazione aspetta un finanziamento del ministero dell’Interno, 360mila euro per installare un sistema di videosorveglianza,che a questo punto si rende necessario coma il pane.