Donna Calabrese, salva in Kenia dopo l'attacco terroristico al centro commerciale.

Donna Calabrese, salva in Kenia dopo l'attacco terroristico al centro commerciale.

Ieri mattina un gruppo di uomini armati ha aperto il fuoco in un affollato centro commerciale di Westgate, a Nairobi, in Kenya. Nell'attacco sono anche state lanciate granate. Incerto il numero delle vittime, almeno 22 per la Croce rossa kenyota, ma il bilancio pare destinato a crescere, visto che anche dall'interno del centro arrivano immagini drammatiche.
Il ministero degli Esteri italiano ha annunciato che tutti gli italiani che si trovavano nel centro commerciale sono salvi. Inizialmente solo sei concittadini erano riusciti a fuggire, mentre altri quattro erano rimasti bloccati all'interno del Nakumatt Westgate e si erano messi in contatto con l'ambasciata. La Farnesina ha comunque precisato che «sono usciti gli italiani di cui avevamo notizia, ma non c'è certezza che non ve ne siano altri dentro».

UNA CALABRESE TRA GLI OSTAGGI Tra le persone che si trovavano nel centro commerciale anche una missionaria laica calabrese, Rita Caparra, che è stata liberata. Appartenente ad una nota famiglia di produttori vinicoli dell'area di Cirò (Kr), Rita Caparra, si è sposata a Siderno ma è rimasta vedova. Rita Caparra è molto conosciuta in città sia per la sua attività di fisioterapista che periodicamente svolge presso l'Istituto missionari della Consolata e di missionaria laica nonché per il suo fervente dinamismo in ambito della religione cristiana. Lei stessa, ha sempre dichiarato, di avere un rapporto molto forte con il continente africano dove si è recata spesso negli ultimi anni. La donna si trovava all' interno del centro commerciale assaltato insieme ad una rappresentante dell'ambasciata italiana ed è stata liberata dopo aver vissuto attimi di autentica paura. «Ho sentito telefonicamente mia madre. È libera e sta bene. È già rientrata a casa», è stato il commento del figlio della donna Giulio Calautti.

IL RACCONTO IN DIRETTA FACEBOOK «Ho paura, sono in ostaggio». Sono le parole scritte sulla sua pagina facebook da Rita Caparra, la missionaria laica di Cirò Marina rimasta ostaggio nel centro commerciale preso d'assalto a Nairobi e poi riuscita a mettersi in salvo. A raccontarlo è la sorella. «Devo aspettare - ha poi scritto rispondendo ad un post - sono chiusa in un negozio del centro commerciale». In un altro messaggio la missionaria laica dice: «La polizia sta cercando di liberare dai terroristi il centro commerciale.
Sparatoria e morte sono i dialoghi dei terroristi» accompagnato dalle parole «sto bene». Nei messaggi mandati tramite facebook durante le fasi del sequestro nel centro commerciale di Nairobi alla sorella si legge che «gli assalitori sarebbero 18 e polizia non esclude che movente attacco sia terroristico e non rapina. Testimoni hanno riferito tre corpi a terra nel parcheggio». Le comunicazioni poi si sono interrotte perché, come ha spiegato la sorella, a Rita si è scaricata la batteria del cellulare.

LA TESTIMONIANZA DELLA SORELLA «Ancora non l'ho sentita», ha raccontato la sorella di Rita Caparra parlando al telefono con l'Ansa. «Sempre tramite facebook - ha aggiunto - ho contattato un missionario del centro "La Consolata" che mi ha riferito che sta bene e sta riposando. È stata un'esperienza sconvolgente, anche perché non è il tipo da scrivere "ho paura"».

fonte corrieredellacalabria.it

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