Reggio Calabria: operazione guardia di finanza 8 coinvolti e 4 milioni di euro sequestrati

Reggio Calabria: operazione guardia di finanza 8 coinvolti e 4 milioni di euro sequestrati

Guardia di Finanza Reggio Calabria: operazione “money gate”.esecuzione di ordinanza di applicazione di misure cutelari nei confronti di 8 persone per associazione per delinquere transnazionale finalizzata alla commissione di reati fiscali, appropriazione indebita e riciclaggio. sottoposti a sequestro preventivo € 4.000.000.00 CIRCA. Sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palmi, che dispone una misura restrittiva personale nei confronti di 8 persone.
Le indagini hanno portato alla luce l’esistenza di un’associazione per delinquere, aggravata dalla transnazionalità, finalizzata alla commissione di reati di natura fiscale, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori e appropriazione indebita di ingenti somme di denaro in danno di una società operante nel settore dell’import/export. 
I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11.00 presso il Comando Provinciale della  Guardia di Finanza di Reggio Calabria, alla presenza del Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Palmi, Dott. Ottavio Sferlazza.

Il presidente del Catanzaro Calcio (Lega Pro) Giuseppe Cosentino e la figlia Ambra, sono due delle persone arrestate e poste ai domiciliari dalla guardia di finanza nell'operazione Money gate coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi. Cosentino è accusato di appropriazione indebita e di reati tributari mentre la figlia e gli altri 2 arrestati, dipendenti della società di import-export dell'imprenditore, sono accusati di riciclaggio. Per l'accusa avrebbero trasferito in Svizzera ingenti somme di denaro.

La società del Catanzaro Calcio, secondo quanto si è appreso, è comunque estranea ai fatti di riciclaggio contestati agli indagati. Le somme, infatti, sarebbero state distratte dalla società di Cosentino che ha rapporti anche con la Cina.

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