Bovalino. Più ore di assistenza per bambini con handicap, interviene il tribunale di Locri

Bovalino. Più ore di assistenza per bambini con handicap, interviene  il tribunale di Locri

La sezione civile del Tribunale di Locri si è pronunciata lo scorso 26 febbraio con sentenza del giudice monocratico Lilia Marra con una ordinanza cautelativa nei confronti del Comune di Bovalino accogliendo il ricorso di due genitori che lamentavano “una condotta discriminatoria indirettamente posta nei confronti del figlio minore” portatore di handicap e frequentante la scuola dell’infanzia per il quale non erano state disposta assistenza adeguata.

Al Comune di Bovalino è stato ordinato in via cautelare “l’immediata e pronta assegnazione, in favore del minore di un assistente all’autonomia ed alla comunicazione per 12 ore settimanali conformemente al Piano Educativo Individualizzato elaborato per lo stesso minore”.

"Un provvedimento che rimedia, seppure in via cautelare, alla lesione di un diritto fondamentale per il minore affetto da disabilità nell'ottica di garantirne l'inclusione scolastica" ha detto l’avvocato Teresa Parisi (foto sopra)  dello studio Pelle-Parisi che ha assistito i due genitori nel ricorso “abbiamo trovato grande apertura e disponibilità da parte degli uffici comunali nella persona di Pina Varbaro responsabile dell’ufficio amministrativo come da parte dell’ufficio legale,  tuttavia i tentativi di mediazione sono naufragati nella mancata deviazione di importi da altri capitoli di spesa su quello dedicati ai minori con portatori di handicap.”

L’avvocato Parisi ha poi aggiunto “Il tribunale di Locri ha recepito tutte le argomentazioni del ricorso, ma soprattutto ha motivato argomentando dalla normativa di derivazione comunitaria a dimostrazione dell'universalità dei diritti in cui si inscrive quell'oggetto di ricorso. Ha, inoltre, puntualizzato come non sia possibile invocare il dissesto per comprimerli.  La cosa che mi sconvolge - conclude il legale - è come in un comune come Bovalino dove sono presenti 20 minori con disabilità, solo una famiglia abbia assunto tale iniziativa.”

Nel dispositivo dell’Ordinanza del Tribunale si legge “è stato definitivamente chiarito, con ampia e condivisibile motivazione da intendersi in questa sede integralmente richiamata, che “una volta approvato il "piano educativo individualizzato", tale piano obbliga l’amministrazione scolastica a garantire il sostegno all’alunno in situazione di handicap per il numero di ore programmato, senza lasciare ad essa il potere discrezionale di ridurne l’entità in ragione delle risorse disponibili; conseguentemente, la condotta dell’amministrazione che non appresti il sostegno pianificato si risolve nella contrazione del diritto del disabile alla pari opportunità nella fruizione del servizio scolastico, la quale, ove non accompagnata dalla corrispondente riduzione dell’offerta formativa per gli alunni normodotati, concretizza discriminazione indiretta, la cui repressione spetta al giudice ordinario”.

Sentito l’assessore alle politiche sociali del Comune di Bovalino,  l’avvocato Filippo Musitano, ha preferito non commentare in quanto “c’è un giudizio in corso”. In una nuova udienza infatti si entrerà nel merito della vicenda ma nel frattempo il Comune di Bovalino dovrà attenersi alle disposizioni del Tribunale.

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