Disabilità - Progetto "Autismo a Teatro" di Gabriella La Rovere - Due spettacoli in Calabria di cui uno nella Locride

Disabilità - Progetto "Autismo a Teatro" di Gabriella La Rovere - Due spettacoli in Calabria di cui uno nella Locride

 

DEFINITO IL PROGRAMMA DEL PROGETTO “AUTISMO A TEATRO -STORIA DI UN'ATTINIA E DI UN PAGURO BERNARDO” DI & CON GABRIELLA LA ROVERE.
SONO PREVISTI DUE SPETTACOLI, UNO A CITTANOVA IL 9 MAGGIO E L'ALTRO A GIOIOSA JONICA IL 10 MAGGIO.
L'attinia e il paguro bernardo sono l'esempio classico di una simbiosi mutualistica in cui l'una non può vivere senza l'altro ed è una storia molto simile a quella di tanti genitori con un figlio disabile mentale.
Quello che gli organizzatori dell'evento propongono tramite lo spettacolo della ravennate Gabriella La Rovere (medico, scrittrice, madre di un'autistica, la sua prestazione sarà gratuita) è un monologo teatrale tratto dal libro “L'orologio di Benedetta” che racconta i 20 anni di vita vissuti dall'autrice accanto alla propria figlia affetta da una malattia rara e da autismo.”
Gabriella La Rovere presenterà il suo spettacolo prima a Cittanova (lunedì 9 maggio) e poi a Gioiosa Jonica (martedì 10 maggio). L'iniziativa è rivoltoa principalmente agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado (rispettivamente di Cittanova, di Gioiosa Jonica, Marina di Gioiosa Jonica e Caulonia).
Una donna, non un'attrice professionista, ha il coraggio di raccontare un'esperienza comune ad almeno 600 mila famiglie in Italia e sfrutta l'azione educativa del teatro, mostrando la realtà e narrandola con semplicità e veridicità.
Portare l'autismo a teatro -come sta facendo Gabriella La Rovere in tutta Italia- è una sfida rivolta ai 7 milioni di studenti italiani, dei quali 207 mila con disabilità. La vera inclusione non può prescindere dalla conoscenza dell'altro, delle difficoltà vissute quotidianamente, dei sogni, dei desideri, delle emozioni. Commuovere è la parola chiave dello spettacolo, priva di ogni connotato pietistico, riportata al suo significato originale di movimento (cum movere).
“Uso il teatro – dice l'autrice- per parlare con la gente, condividere le emozioni, muovere le coscienze come le conoscenze”.
Il monologo dura 75 minuti circa ed è formato da 13 quadri preceduti da brevi filmati o da una immagine o da un audio che caratterizzano il racconto, introducendo varie tematiche: la solitudine, la rabbia, l'amore, la scuola, la poesia, la discriminazione sociale, la morte; sempre con un pizzico di ironia perché la vita di un disabile mentale e della sua famiglia non è solo fatta di lacrime.
Al termine della rappresentazione teatrale l'autrice aprirà un dibattito con gli studenti ed i partecipanti “perchè possa completarsi la condivisione delle emozioni”.
L'iniziativa di carattere informativa-formativa culturale e sociale, è stata unitariamente voluta dall'Associazione ADDA (Associazione Difesa Diversamente Abili), dalla Consulta delle Associazioni di Gioiosa Jonica, dall'AICP (Associazione Italiana Comuni dei Parchi), in collaborazione con i Dirigenti Scolastici Prof.ssa Maria Antonella Timpano del Liceo Classico ed Artistico “Vincenzo Gerace” di Cittanova; Prof.ssa Angela Maria Colella del Liceo Scientifico “Michele Guerrisi” di Cittanova; Prof.ssa Maria Domenica Mallamaci del Liceo Scientifico “Pietro Mazzone” di Roccella-Gioiosa Jonica; Prof. Antonino Morfea dell' Istituto Tecnico per il Turismo e dell'Istituto Tecnico Agrario “Umberto Zanotti Bianco” rispettivamente di Marina di Gioiosa e di Caulonia Marina; con il patrocinio dei Comuni di Gioiosa Jonica, di Cittanova e la condivisione dell'Assessorato Regionale Welfare-Istruzione e Politiche Sociali.

 

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