Rifiuti: Pianopoli ancora in panne, emergenza sanitaria in Calabria. E Pugliano continua a tacere

Rifiuti: Pianopoli ancora in panne, emergenza sanitaria in Calabria. E Pugliano continua a tacere

Ancora emergenza sui rifiuti in Calabria. I principali centri della regione sono ormai in pieno rischio sanitario. E dall'Assessorato regionale all'Ambiente
nel frattempo tutto continua a tacere. Nonostante siano passati già diversi mesi dal passaggio di consegne dall'Ufficio del Commissario all'Emergenza rifiuti, aspramente criticato dallo stesso Assessore Pugliano, nulla di concreto è stato prodotto dalla Regione, se non qualche goffo tentativo di gestire un'emergenza che va avanti ormai da quasi due anni.LA FURIA DEI CITTADINI - Anche nella giornata di oggi diverse sono le azioni di protesta da parte dei cittadini che hanno deciso di gettare l'immondizia in mezzo alla strada per tentare di obbligare le società di raccolta a rimuoverli. Nella notte sono continuati i roghi di immondizia nelle periferie urbane, un comportamento quest'ultimo ad altissima pericolosità visti i terribili effetti delle esalazioni tossiche sugli stessi cittadini.

PIANOPOLI - A Pianopoli si continua a lavorare per la riapertura dell'impianto, prevista per domani. Una settimana di stop forzato, dovuto ad uno smottamento che ha reso impraticabile ai mezzi di trasporto l'unica via di accesso all'impianto, che sta costando carissima all'intera Calabria, provocando una situazione di totale emergenza su tutto il territorio regionale. Ed anche in vista della riapertura, al momento prevista per domani, non mancano i problemi, dovuti alle turnazioni forzate appesantite dall'enorme mole di arretrati accumulati per strada ed in tutti i siti di stoccaggio della regione.

IL QUARTO AMPLIAMENTO E IL FRONTE DEL NO - Nel frattempo prosegue presso il Dipartimento ambiente della Regione Calabria il progetto di ulteriore ampliamento della discarica di Pianopoli, nuovamente un provvedimento tampone che non ha altro obiettivo se non quello di allungare un po' i tempi della saturazione definitiva. E contestualmente si organizza un Comitato popolare per il no al progetto, che proprio poche ore fa ha concluso la sua assemblea costituente. All'assemblea erano presenti, oltre a cittadini e movimenti di Cancello e Migliuso, Pianopoli, Lamezia, Curinga, anche i comitati che si oppongono alle finte isole ecologiche di Donnici e Battaglina, il comitato no discarica Valle Giani di Lago, i rappresentati dei cittadini che dicono no agli impianti di Bisignano e Castrolibero, il Csoa Cartella di Reggio Calabria, il comitato contro la centrale a biomasse di Sorbo San Basile, l'Associazione Il Brigante, il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica Bruno Arcuri e Badolato in Movimento.

RIFIUTI ZERO - ''Dopo 17 anni di commissariamento per l'emergenza ambientale - hanno dichiarato i partecipanti in un documento congiunto - in poco più di un anno emergono tutte le responsabilità della giunta Scopelliti che dimostra tutta la sua incompetenza in materia, presentando l'ennesima idea di gestione dei rifiuti basata sulla realizzazione di nuovi impianti, sul potenziamento di quelli esistenti e sullo sperpero di denaro pubblico che serve solo a foraggiare l'imprenditoria malsana del settore e, ovviamente, gli interessi della criminalità''.

''Si pensi ad esempio - continua la nota - al bando regionale che prevede di spendere 93 milioni in un anno per stoccare, imballare ed inviare la spazzatura all'estero. Tutto ciò dimostra quanto queste pratiche siano di più distante da una gestione corretta che, invece, dovrebbe ispirarsi alla strategia Rifiuti Zero. Il comitato avrà quindi come obiettivo immediato quello di bloccare i lavori di ampliamento della discarica di Pianopoli e al contempo attuerà tutto quanto necessario al fine di chiedere a gran voce un cambio di rotta nella cattiva gestione dei rifiuti, indirizzando le risorse economiche e finanziarie a disposizione verso un sistema pubblico e partecipato che porti alla strategia Rifiuti Zero''.

fonte strill.it

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