Falsi incaricati Luce e Gas: truffe nella Locride

Falsi incaricati Luce e Gas: truffe nella Locride

Siamo dell'Enel". È quasi sempre questa la frase che dà l'avvio alla truffa. Si aggirano indisturbati, infatti, in questi giorni alcuni falsi incaricati luce e gas che bussando ai citofoni dei palazzi mettono in piedi un vero e proprio raggiro.  Tutto inizia con la richiesta di visionare l'ultima fattura dell'Enel, accedono a dati e indirizzi, per poi proporre contratti vantaggiosi, che pochi, acquolina in bocca, rifiutano. Ignare vittime cadono così nella rete tessuta da truffatori senza scrupoli. Senza alcun servizio in mano i clienti raggirati si ritrovano con un contratto fasullo sul tavolo e con le tasche più leggere. È quanto sta accadendo in molte città di Italia e la locride, da sempre avvezza a furbate di ogni tipo, non ne è immune. Da qualche giorno, infatti, sono stati avvistati tra Roccella e Siderno due individui che opererebbero proprio attraverso tali metodologie. In particolare a Roccella sarebbero state due le vie finite nel mirino dei due truffatori, ovvero via Diaz e via Colombo. La cosa peggiore è che, spesso, accade che il potenziale cliente lasciandosi convincere dai malintenzionati acquisisce una fiducia tale da rendersi addirittura disponibile a rilasciare i propri dati bancari. E questo avviene, perlopiù, perchè pressati dai falsi incaricati Enel che riferiscono di non poter procedere con la stipula del contratto se non in possesso di tali indicazioni. "Tutto questo, fanno sapere dal centralino Enel, non è assolutamente legale. Nel peggiore dei casi si tratta di un modo per fare soldi facili senza offrire alcun vantaggio". Occhi allora a chi si dice incaricato luce e gas. Va, infatti, ricordato che chi si presenta per conto di tali compagnie è tenuto a esibire il tesserino di riconoscimento e soprattutto a dare al cliente la possibilità di chiamare per primo il centralino attraverso il numero verde. In mancanza di queste due semplici opportunità di verifiche, è altamente probabile si tratti di truffa.

fonte telemia.it

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