Padre Castelli lascia un vuoto incolmabile a Bovalino

Padre Castelli lascia un vuoto incolmabile a Bovalino

Neanche 6 mesi fa, Bovalino gioiva per la terza edizione della "festa dei rioni" fortemente voluta da Padre Giuseppe, purtroppo oggi, venerdì 6 febbraio, l'intera comunità piange la dolorosa scomparsa del parroco che ha cercato di dare una nuova identità al paese. Un male incurabile, scoperto già in fase avanzata lo ha allontanato dai suoi parrocchiani.

Neppure 10 giorni fa, Padre Giuseppe Castelli si trovava a Verona per accertamenti, e nonostante da un lato arrivavano smentite sullo stato di salute, le indiscrezioni sulla gravità della situazione continuavano a rincorrersi. Oggi arriva la notizia che non avremmo mai voluto sentire, una notizia che lascia attonità l'intera comunità, piegata dal dolore per la perdita di una persona che ha lasciato il segno in questo paese e che difficilmente verrà dimenticato.

La festa dei rioni è decisamente il simbolo di quello che voleva Padre Giuseppe per Bovalino e per la sua gente che ora, mentre scriviamo si accoda alla lunga fila per l'estremo saluto.

Giuseppe muore intorno alle 14:00 e immediatamente la terribile notizia si diffonde per tutto il paese anche grazie ai social network, ed al passa parola, in poche ore tutta Bovalino riceve la triste notizia, e la sala di padre Costanzo dove è stata allestita la camera ardente, si popola, per rendere omaggio a Giuseppe Castelli.

I volti delle persone sono solcati dalle lacrime, e la commozione per la grande perdita per questa comunità si intravedere su ognuno, e non può essere in altro modo, poichè se n'è andato un punto di riferimento per tutti.

Giuseppe nasce l'8 gennaio 1950 in provincia di Verona e diventa sacerdote di Legnago (VR) il 13 maggio 1984. Nel 1994 arriva nella diocesi Locri-Gerace, diventando nel 2002 parroco della chiesa San Nicola di Bari di Bovalino Marina.

Domani, Sabato 7 febbraio 2015, alle ore 16:30 saranno celebrate le esequie del sacerdote.

A Padre Giuseppe auguriamo buon viaggio, sicuri che potrà colorare l'al di là con la stessa gioia, colori e passione con cui guidava i bovalinesi nella festa dei rioni.

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