Frecciargento: l’annuncio trionfalistico della Regione Calabria in realtà è una clamorosa bufala istituzionalizzata e un’enorme fregatura per i viaggiatori.

Frecciargento: l’annuncio trionfalistico della Regione Calabria in realtà è una clamorosa bufala istituzionalizzata e un’enorme fregatura per i viaggiatori.

Nella giornata di ieri in pompa magna il Presidente della Regione Calabria Oliverio e il suo governo hanno annunciato in modo trionfalistico il “nuovo treno” che da dicembre collegherà Reggio e Roma in “appena 4 ore“. Una notizia riportata da molti mass-media locali e nazionali, che in realtà è falsa. Perché nessun treno collegherà Reggio e Roma in “appena 4 ore“, ma ci sarà un treno (il Frecciargento 8352) che impiegherà 4 ore e 47 minuti, che sono quasi cinque ore. Chi continua a parlare di “4 ore”, quindi, sta alimentando una bufala “istituzionalizzata”. Come si fa ad arrotondare 4 ore e 47 minuti a “4 ore” e non a “5″? E’ come se il Pd prendesse il 28% alle elezioni e noi arrotondassimo al 20% anzichè al 30%. E’ come se io prendo un appuntamento alle cinque meno dieci e anziché dire “ci vediamo poco prima delle cinque” dico “ci vediamo alle quattro“. E’ come se la temperatura minima di Reggio Calabria stamattina è di +16,9°C e io anziché parlare di +17°C, parlo di +16°C. Insomma, il contrario rispetto ad ogni legge matematica.

Ma lasciamo stare questo aspetto meramente comunicativo. Fosse solo questo il problema… In realtà c’è molto molto di più. Se andiamo ad analizzare la situazione dei trasporti ferroviari tra Reggio e Roma, in modo neanche particolarmente approfondito, scopriamo che già oggi (e da anni ormai) è attivo un treno (il Frecciargento 9372) che quotidianamente collega Reggio e Roma in 5 ore e 10 minuti. Parte ogni mattina alle 06:37 e arriva alle 11:47 (ricordate bene questi orari, più avanti scoprirete perchè…). Quindi il nuovo treno annunciato con così grande trionfalismo in realtà riesce a risparmiare appena 23 minuti di tempo.

E sapete come avviene questo risparmio? Semplicemente eliminando la fermata di Napoli, quindi bypassando tutto il transito nell’area partenopea! E menomale che ferma ancora a Villa San Giovanni, Lamezia Terme, Paola e Salerno: se saltasse tutte queste fermate, certamente risparmierebbe almeno altri 30 minuti… Come si suol dire a Reggio, “màncu i fissa“.

Il treno, quindi, risparmia 20 minuti per arrivare a Roma ma non porterà più a Napoli, creando un ulteriore disagio a coloro che utilizzavano quel collegamento per raggiungere la principale città del Sud Italia. Già, perchè il nuovo treno non sarà aggiuntivo ma sostituirà il precedente. Il vecchio Frecciargento 9372 che collegava Reggio-Roma in 5 ore e 10 minuti, e soprattutto Reggio-Napoli in appena 3 ore e 48 minuti, non ci sarà più!!! E da dicembre per andare da Reggio a Napoli bisognerà prendere per forza il Frecciabianca (che impiega 4 ore e 25 minuti) o addirittura l’Intercity (che impiega 5 ore e 05 minuti). Quindi i reggini che devono andare a Roma risparmiano 20 minuti, quelli che devono andare a Napoli ne perdono nella migliore delle ipotesi 50.

Ma torniamo a Reggio-Roma. Fino ad ora abbiamo parlato di “risparmio di 20 minuti“. In realtà neanche questo è vero. L’attuale treno, il Frecciargento 9372 che impiega 5 ore e 10 minuti, parte da Reggio Calabria alle 06:37 e arriva a Roma alle 11:47. Il nuovo treno che impiegherà 4 ore e 47 minuti da dicembre, inspiegabilmente, partirà alle 06:48, 11 minuti dopo dell’attuale, andando così a sprecare già in partenza ben la metà del tempo risparmiato dal mancato passaggio a Napoli!!! L’arrivo a Roma, infatti, è previsto per le 11:35, appena 12 minuti prima rispetto al treno attuale. Il “risparmio” di tempo, quindi, non è di venti minuti ma appena di dieci, che verosimilmente – conoscendo i ritmi delle Ferrovie – saranno assorbiti dal quotidiano ritardo. E anche per questo nuovo treno che non passerà da Napoli, evitare di superare il muro delle 5 ore sarà impresa ardua.

Infine, da evidenziare la fregatura. Già, perchè oltre al danno c’è anche la beffa. Il treno che non fermerà più a Napoli (e non è una cosa buona) e che – se tutto andrà bene – arriverà a Roma appena dieci minuti prima dell’attuale (e non è certo una grande svolta epocale), costerà il doppio rispetto all’attuale. Il biglietto si potrà acquistare “a partire da 84 euro“, mentre quello attuale si può acquistare “a partire da 42 euro“. Praticamente paghiamo il doppio per un servizio peggiore, perchè non ci consente di andare a Napoli in nome di un fantomatico risparmio che, se ci sarà, sarà di appena dieci minuti!

Se questa è la soluzione che i nostri governanti hanno ideato come valida alternativa ad una possibile chiusura dell’Aeroporto dello Stretto, significa che siamo messi proprio male. Così Reggio Calabria, città di 200 mila abitanti, si ritrova sempre più periferica dal contesto nazionale e internazionale; lontana, emarginata e – la cosa più grave di tutte – anche presa in giro da chi pretende applausi per quella che in realtà è soltanto una clamorosa fregatura.

da strettoweb.it
 

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