Giovanni Calabrese su Conte e Tridico "Raccapricciante vederli fare irruzione all’ospedale di Locri”

Riceviamo e pubblichiamo
Con queste parole l’assessore regionale Giovanni Calabrese commenta la visita del presidente del M5S, Giuseppe Conte, che ha scelto come scenario l’ospedale di Locri per l’ennesimo comizio privo di concretezza.
“Presidente Conte, ti aspettavamo a gennaio di sette anni fa con soluzioni. Nell’attesa – incalza Calabrese – abbiamo cominciato a ricostruire ciò che tu hai abbandonato alle promesse”.
Conte ha dichiarato che “i calabresi meritano sanità”, ma – ricorda l’assessore – era lui a dover dare risposte quando, da Presidente del Consiglio, venne a Locri nel 2018 promettendo che “tutto si sarebbe risolto” e che “sarebbe tornato a gennaio”. Una promessa rimasta senza seguito, se non nei danni provocati da una gestione commissariale disastrosa: zero concorsi, ospedali svuotati, nessun investimento, nessun bilancio approvato, reparti privi di primari e un “Decreto Calabria” rivelatosi un totale fallimento.
“Oggi – sottolinea Calabrese – chi vive quotidianamente la realtà sanitaria ha lavorato duramente per riportare dignità e servizi nel nostro ospedale: bilanci finalmente approvati, reparti riaperti, primari nominati e un direttore generale stabile ed efficace come la dottoressa Di Furia”.
Emblematico il caso del reparto di Oncologia – il Nole – nato da un’iniziativa privata grazie all’associazione Angela Serra e sostenuto dai cittadini, da numerose iniziative e soprattutto dalla Regione Calabria e dal presidente Occhiuto, che hanno creduto e investito in questo progetto. Oggi quel reparto rappresenta una realtà efficiente al servizio della Locride e non solo.
“Con passerelle e stellette sul petto non si ricostruisce nulla. Servono fatti, impegno e rispetto per chi lavora. È inaccettabile – prosegue Calabrese – che chi ha avuto anni per agire oggi venga a Locri a inveire contro chi ha lavorato seriamente. Chi oggi parla, ieri ha taciuto e abbandonato”.
Oggi la Calabria può contare su interlocutori seri, su un programma di rilancio della sanità, su risorse stanziate, strutture in completamento e un territorio che finalmente ha visto segnali concreti di cambiamento. “I sindaci non protestano più – aggiunge l’assessore – perché vedono risultati, non illusioni. Nessuno è stato drogato, come ebbe a dire con toni surreali un ex commissario. Oggi si lavora”.
Calabrese chiude con una stoccata a Conte: “È raccapricciante che proprio lui oggi parli di sanità, ed è ancora più irrispettoso che qualcuno lo accompagni in queste passerelle durante l’orario di lavoro. Io ho lottato da sindaco e continuo a farlo da assessore regionale. La sanità si cambia con lavoro, verità e coraggio. Non con i selfie e le frasi fatte. Continueremo, con il presidente Occhiuto, a lavorare consapevoli che molto è stato fatto e che ancora tanto resta da fare per garantire una sanità equa ai cittadini della Locride e della Calabria”.