Sel, un occhio alle europee e uno alle regionali

Sel, un occhio alle europee e uno alle regionali

Sarà pure un «soggetto giovane e, a volte, un po' naif» (copyright di Massimiliano Smeriglio) ma Sinistra, ecologia e libertà vuole giocare un ruolo da protagonista alle prossime regionali. Con quale candidato si vedrà. Mario Melfi, incoronato segretario al termine di un congresso regionale iniziato a gennaio e di cui ieri a Lamezia Terme si è celebrato l'atto finale, annuncia di «non avere patenti di fedeltà da dichiarare» e promette «pieno sostegno» alla candidatura di Gianni Speranza alle primarie per la scelta del candidato a governatore.

Il resto della platea dei delegati pure ma è proprio il sindaco di Lamezia Terme a frenare gli entusiasmi: «Se ci fosse una sintesi su una figura che incarna rinnovamento e discontinuità io sarei disposto a fare un passo indietro». Il sottointeso è che sarebbe possibile evitare le primarie nel caso in cui si trovi l'accordo su un nome valido «universalmente riconosciuto» dal centrosinistra. Intanto la notizia positiva – per i vendoliani – è la ritrovata pax interna. Non tutto è stato risolto ma la presenza al congresso di tutti i colonnelli è il segnale che non ci saranno divorzi o scissioni. Almeno nell'immediato. Si narrava di un passaggio nel Pd dell'unico deputato calabrese del partito Ferdinando Aiello. Per il momento non c'è nulla. Aiello non solo resta ma riesce a imporre la sua linea con l'elezione di Melfi alla segreteria. Non che fosse una missione impossibile considerato che la federazione di Cosenza – da quale Melfi proviene – esprime da sola la metà degli iscritti su base calabrese.
Il futuro, quello immediato, si chiama Tsipras. C'è incertezza sulla possibilità di riuscire a superare la soglia di sbarramento fissata al 4% «ma se ci riusciamo – mette le mani avanti Nuccio Iovene – dimostriamo che anche in Italia esiste un'alternativa». Una sinistra con una cultura di governo, quella a cui punta pure Speranza: «Alle regionali noi dovremo costruire una lista sul modello Tsipras molto radicata sul territorio». Certo, immaginare una lista comune con il Prc, con il Pdci e con altri movimenti appare alquanto utopistico ma tant'è. Intanto c’è da sostenere un progetto e, soprattutto, candidati che almeno in Calabria non appartengono direttamente a Sel. Sfumata la candidatura di Massimo Misiti – sponsorizzata da Aiello e dai suoi fedelissimi – il partito concentrerà le forze su un altro medico, il campano Dino Di Palma.
Quanto al resto, è tutto un temporale di critiche e accuse verso un «sistema politico e di potere – scandisce ancora Speranza – che sta collassando». Da Reggio Calabria a Cosenza, da Catanzaro ai Palazzi della politica calabrese non c'è ambito dove la magistratura non abbia aperto indagini. Si capisce, dunque, come senza «rinnovamento e discontinuità» non si vada da nessuna parte. Perché va bene pure essere «un po’ naif» ma restare all’opposizione per un altro giro non è proprio la medicina giusta per guarire da tutti i mali.

Fonte corrieredellacalabria.it

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