Utilizzo biblioteca comunale: Impegno e Partecipazione risponde ad Agave

Utilizzo biblioteca comunale: Impegno e Partecipazione risponde ad Agave

Riceviamo e pubblichiamo

 

UTILIZZO LOCALI DI PRIVATI IN ASSENZA DI REGOLARE CONTRATTO: IMPEGNO E PARTECIPAZIONE REPLICA AL MOVIMENTO AGAVE

 

Qualche mese addietro, in un post su Facebook, riguardo alle vicende giudiziarie di un noto sindaco della zona, il presidente di Agave assunse una posizione intransigente relativamente al mancato rispetto di regole e procedure da parte dei pubblici amministratori. In quella circostanza, infatti, sostenne la tesi che, a prescindere dal merito delle attività svolte dal sindaco nel campo dell’immigrazione, nessuno era al di sopra delle norme, le quali andavano rispettate senza batter ciglio, anche se l’obiettivo finale era nobilissimo: salvare vite umane.

Oggi, invece, l’approccio con la legalità da parte del presidente di Agave è completamente mutato e rivolgendosi alle opposizioni consiliari afferma: “… si attaccano alla forma e perdono di vista la sostanza…”.

Ma ricostruiamo brevemente i fatti. Qualche mese addietro avevamo chiesto lumi alla maggioranza riguardo all’utilizzo di immobili privati occupati in assenza di regolare contratto di locazione, poiché questo avrebbe esposto l’Ente a delle possibili pesanti conseguenze sul piano economico-finanziario, le quali si sarebbero riverberate sul bilancio comunale e quindi sulle tasche dei cittadini. Il confronto da noi richiesto non fu accettato e poco tempo dopo, con una delibera di Giunta, si dispose il trasferimento della Biblioteca comunale, del Sistema Bibliotecario Territoriale Ionico e del Centro per l’Impiego in alcuni locali confiscati ed acquisiti al patrimonio del Comune. Il trasferimento si sarebbe dovuto svolgere entro l’inizio del mese di dicembre 2018.

A distanza di due mesi non solo non si è operato lo spostamento nei locali confiscati, ma addirittura Agave è stata autorizzata a utilizzare la sede della Biblioteca comunale per il doposcuola.

A questo punto qualche interrogativo è d’obbligo: Come mai si continuano ad occupare locali di proprietà privata in assenza di contratto? Quali saranno gli esborsi a cui l’Ente sarà chiamato a far fronte nel prossimo futuro e, soprattutto, chi ne trarrà beneficio? Come mai gli immobili confiscati non sono stati utilizzati come da delibera di Giunta? E’ lecito continuare ad occupare dei locali di privati in assenza di regolare contratto?

Il rischio serio è che dietro il nobilissimo “progetto sociale”, di cui parla il presidente di Agave, si celi (magari all’insaputa dell’Amministrazione) un meno nobile interesse di quei privati che potranno in qualsiasi momento agire nei riguardi dell’Ente per intascare lauti compensi.

Le opposizioni, invece, hanno dimostrato senso di responsabilità e attenzione al bene comune, che nel caso specifico si traduce nel risparmio di ingenti risorse per i contribuenti attraverso l’utilizzo di immobili confiscati di cui l’Ente potrebbe disporre gratuitamente.

Tutte queste cose per il presidente di Agave sono soltanto delle formalità.

Le opposizioni non mettono in discussione l’idea di fornire un servizio alla comunità, ma il modo “poco chiaro” con cui si sta procedendo e le possibili gravi conseguenze che da ciò potrebbero derivare. Non discutiamo l’esigenza di puntare sulla cultura e sull’educazione. Siamo infatti convinti che proprio da questo si dovrebbe ripartire per favorire lo sviluppo socio-economico della nostra cittadina, soprattutto in quest’ultimo periodo, in cui la scuola bovalinese non sembra vivere uno dei suoi momenti migliori. Su quest’ultima criticità, tutti, ma proprio tutti, dovremmo fare un’attenta riflessione, a cominciare dal movimento che in questo momento esprime la maggioranza consiliare.  

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