Bovalino Superiore trasformato in una piccola Nazareth
Dopo tre anni di sospensione è stata nuovamente rappresentata nel borgo antico di Bovalino superiore la Natività. Nella splendida e antica cornice del castello normanno e tra le viuzze del borgo addobbate a festa è tornato il presepe vivente giunto alla nona edizione. Nato nel 2010 da un’idea del compianto Francesco Clemente e di Giovanni Bova, “il Presepe vivente ha l’ obiettivo di far rivivere nei cuori della gente la Santa notte in cui Gesù venne al mondo, ma per i bovalinesi è anche occasione di crescita culturale e sociale e di partecipazione comunitaria” si legge in una nota del gruppo promotore. Il Presepe di quest’anno è stato inoltre diverso da quello delle edizioni precedenti perché è stato recitato un testo inedito scritto e curato da Francesco Bailon, organizzatore dell’evento, e di cui protagonisti principali sono stati i bambini. Un successo di pubblico anche in virtù del coinvolgimento di tutta la comunità del borgo che attraverso i social ha diffuso in ogni dove l’immagine di questo importante luogo, che per una notte si è trasformata in una Nazareth in miniatura . “Ringraziamenti speciali vanno a tutta l’amministrazione comunale, al sindaco ed al parroco don Rigobert – ha detto Francesco Bailon – come all’arciconfraternita nella persona del priore Pasquale Blefari, a chi ha donato gli animali e alle famiglie Longo e Clemente parte attiva alla preparazione dei bambini, delle scena e della sua costruzione”. L’occasione per il pubblico presente è stata colta anche per visitare il monumentale Presepe elettromeccanizzato, altra meravigliosa tradizione di Bovalino Superiore che si tramanda fin dal 1962, e che quest’anno ha visto la guida esperta del figlio di Francesco Clemente, Domenico, e l’impegno di tutti i ragazzi del caratteristico centro storico.