Palmi, spento dopo una settimana l’incendio: cosa sappiamo
Da una prima analisi la qualità dell’aria sembra accettabile, ma è raccomandata massima prudenza.
PALMI – È occorsa una settimana per estinguere l’incendio scoppiato lo scorso 13 luglio nel deposito di raccolta e smaltimento di plastica Poly2Oil, a Ponte Vecchio a Palmi. La notizia è stata diffusa dai vigili del fuoco che negli ultimi giorni hanno combattuto senza sosta contro le fiamme, coadiuvati dai mezzi aerei.
Al momento, l’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria) esclude un rischio per la salute causato dalla nube tossica che per giorni ha sovrastato il cielo di Palmi. «Non è stato evidenziato un apprezzabile aumento dei parametri relativi a sostanze novice», spiegano i tecnici Arpacal, escludendo per il momento, allo stato delle cose, dei rischi per la cittadinanza.
Arpacal garantisce che è in corso un continuo monitoraggio della qualità dell’aria, grazie ai campionatori sparsi sul territorio di Palmi, Gioia Tauro, Rosarno, Polistena e Laureana di Borrello. Lo ha ribadito durante la riunione convocata dalla prefetta di Reggio Calabria Clara Vaccaro, che ha chiesto che la popolazione venga informata costantemente sull’evolversi della situazione.
È stato anche commissionato uno studio sulla direzione dei venti, così da poter individuare i punti in cui possono esserci state massicce ricadute di fumi sul terreno, per analizzarlo ed individuare eventuali contaminazioni.
L’ASP di Reggio Calabria raccomanda che vengano lavati accuratamente frutta e ortaggi raccolti nelle zone interessate dall’incendio, prima che vengano consumati.