Bimbo ucciso durante una gara clandestina. Automobilista rinviato a giudizio

Bimbo ucciso durante una gara clandestina. Automobilista rinviato a giudizio

Toccherà alla Corte d'Assise reggina decidere se Angelo Salvatore Barillà è responsabile della morte del piccolo Francesco Calabrò, il bambino di soli otto anni rimasto coinvolto in un incidente stradale, provocato da alcune auto impegnate in una vera e propria gara clandestina sulla tangenziale cittadina. 
Stando alla ricostruzione del pm Mauro Tenaglia, accolta dal gup Olga Tarzia che questa mattina ha disposto il rinvio a giudizio, il 29 maggio del 2011 Barillà era alla guida di una delle auto che ha travolto la vettura su cui il piccolo Calabrò viaggiava assieme alla madre, rimasta gravemente ferita, e a un altro passeggero.

Il 31 ottobre scorso, il gup Domenico Santoro ha condannato con pene pesantissime – otto anni e quattro mesi di reclusione per Giuseppe Catalano e 8 anni per Fabio Raco – gli altri automobilisti che nel maggio di due anni fa avevano partecipato alla corsa, ma a differenza di Barillà hanno scelto il rito abbreviato. 

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