BIANCO - Pasquale Ceratti ha detto no, resto al mio posto, con un messaggio commosso ma determinato il vicesindaco di Bianco ieri è tornato sui suoi passi rimettendo il mandato nelle mani del Sindaco Aldo Canturi. " Fino a ieri ho considerato seriamente di dimettermi, - ha detto alla platea  Ceratti - quanto meno per scelta di opportunità. Ma sono sicuro al 1000*1000 di non aver mai fatto del male a nessuno e di aver fatto del bene e tutelato l'interesse collettivo nella mia professione e nel ruolo di amministratore,  ed  ho maturato la ferma convinzione che ora non è più in gioco il mio ruolo di amministratore di Bianco ma è in gioco la mia e la dignità collettiva, non possono essere le intenzioni o i propositi anche ipotetici di uomini senza onore e dignità, che mi piace definire "quaquaraquà",  a decidere le mie sorti di uomo od amministratore, che ieri ha trovato ancora la solidarietà del Vescovo Monsignor Francesco Oliva, del Presidente della Regione Mario Oliverio, del viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, della coordinatrice di Forza Italia Iole Santelli di tutto il consiglio consiglio comunale e di una numerosissima presenza dei sindaci della locride, che insieme hanno detto no ai tentativi di intimidazione nei confronti degli amministratori. Ad aprire gli interventi il primo cittadino Aldo Canturi che ha detto "mi rende ancora più orgoglioso essere Sindaco di questa comunità che dopo la vicenda di Angela Battaglia reagisce anche alla vicenda che vede colpito il Vicesindaco Pasquale Ceratti, e lo dimostra oggi con la presenza importante a questo consiglio comunale dimostrando di essere un paese coeso e solidale". 

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