Bovalino, ricordata la figura del Brigadiere Marino

Bovalino, ricordata la figura del Brigadiere Marino

 

“Un uomo fedele alla scelta di essere Carabiniere per il bene della collettività”, le parole del Comandante Generale dell’Arma Giovanni Nistri presente ieri a Bovalino, alla cerimonia di commemorazione del Brigadiere Antonino Marino ucciso 30 anni fa Bovalino superiore.

Insieme al Generale Nistri presenti anche il Comandante  della Legione Carabinieri “Calabria” Generale di Brigata Andrea Paterna, il Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani ed il primo cittadino Vincenzo Maesano, per la famiglia  la vedova Vittoria Dama con i figli Francesco ed Antonino Marino. La cerimonia è iniziata alle 10.30  presso l’omonima piazza intitolata al sottufficiale, dove è stata deposta una corona di alloro e, a seguire, presso la chiesa San Nicola di Bari è stata celebrata una Santa Messa in suffragio officiata dal Vicario generale del Vescovo Don Piero Romeo. Il Brigadiere Antonino Marino, nato a San Lorenzo il 5 ottobre 1957 e arruolatosi nell’Arma dei Carabinieri nel 1975, prima del suo assassinio si era occupato di varie indagini su traffici illeciti. Profondo conoscitore della criminalità, in qualità di comandante della Stazione di Platì, aveva collaborato nelle indagini su vari sequestri di persona che in quegli anni rappresentavano una delle principali attività criminali sul versante Ionico della Provincia di Reggio Calabria. Da poco tempo era stato trasferito alla Stazione di San Ferdinando. La sera del 9 settembre 1990, il sottufficiale, mentre si trovava a Bovalino Superiore con la propria famiglia in occasione della festa patronale, fu avvicinato da un killer che  gli esplose contro alcuni colpi di pistola, colpendolo in parti vitali e dileguandosi poi nel buio. Nell’agguato furono colpiti anche la moglie Rosetta Dama e il figlio Francesco di appena un anno, che oggi è un ufficiale dell’Arma dei Carabinieri.

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