Fantastic Five Siderno, intervista al capitano Roberto Vitale

Abbiamo intervistato il calcettista capitan Roberto Vitale; egli da molti anni, data la sua notevole esperienza, è il fulcro della realtà sidernese (di calcio a 5) denominata Fantastic Five.
Ecco i quesiti e le relative risposte…
Nell’ultima stagione, avete disputato le partite casalinghe nel bellissimo Palazzetto dello Sport. A tal proposito, quali sono state le vostre sensazioni e credi che giocare dentro questa nuova “casa” abbia concretamente avvantaggiato la squadra?
"Per tanti anni, il calcio a 5 a Siderno si è dovuto praticare in strutture all’aperto, nonostante questo sia uno sport che nasce e si esprime al meglio al chiuso. La Fantastic Five, nel tempo, aveva trovato una sistemazione di fortuna nella palestra dell’Istituto Superiore “Guglielmo Marconi”: una soluzione non ideale, ma necessaria. Quando però si è presentata l’occasione di giocare nel bellissimo Palazzetto dello Sport, non ci abbiamo pensato due volte: era il giusto passo da compiere. Quella che inizialmente sembrava solo una nuova sede si è trasformata nel nostro fortino. Lì, spinti da un rinnovato entusiasmo, abbiamo registrato il miglior rendimento casalingo del campionato, vincendo tutte le partite e pareggiando soltanto una volta!".
La categoria superiore, la C1, è sfumata solo ai playoff e a pochi “metri” dal traguardo a dimostrazione di un ottimo campionato, il prossimo anno ci riproverete? Quali sono appunto gli obiettivi della prossima stagione e ci puoi dire se ci saranno novità societarie e/o dirigenziali?
"In quest’ultimo campionato di C2 siamo arrivati terzi, ad un solo un punto di distanza dalla seconda in classifica. Un risultato che ci ha garantito un ottimo piazzamento nei playoff, anche se purtroppo questi non sono andati come speravamo. In quella partita, persa contro la PGS Aurora Gallico, abbiamo pagato qualche sbavatura difensiva di troppo, nonostante la squadra abbia dato tutto, giocando costantemente in proiezione offensiva per portare a casa la vittoria. A mio avviso l’avremmo anche meritata, viste le tante occasioni create e i numerosi legni colpiti, compreso uno all’ultimo secondo che avrebbe potuto portarci ai supplementari.
Il nostro, però, è un progetto a lungo termine: vogliamo continuare a valorizzare i giovani e puntiamo a disputare un altro campionato di alto livello, affrontando ogni partita come se fosse una finale. Poi, a marzo, vedremo per cosa ci ritroveremo a lottare.
A livello dirigenziale e societario, invece, è stato confermato in blocco il gruppo storico che, negli anni, ha permesso alla Fantastic Five di diventare una delle realtà più longeve del calcio a 5 calabrese".
La divisa quest’anno, a prescindere dai vostri colori sociali che come è noto rimangono il rosa e il nero, spesso è stata azzurra. Questa novità cromatica sulla casacca, sarà riconfermata la prossima stagione?
"I nostri colori storici sono da sempre il rosa e il nero e infatti rappresentano la nostra prima divisa ufficiale. Tuttavia, nel corso di questa stagione ci siamo ritrovati spesso a utilizzare la maglia azzurra, soprattutto nelle partite casalinghe. Una scelta non solo tecnica, ma anche simbolica: l’azzurro è infatti il colore che rappresenta Siderno e indossarlo è stato un modo per rafforzare il nostro legame con il territorio e con la nostra comunità. La maglia è stata accolta con grande entusiasmo da squadra e tifosi e per questo non escludiamo di confermarla anche per la prossima stagione, magari come seconda divisa, sempre nel rispetto della nostra identità rosa-nero".
La tua passione, in generale verso il futsal ma soprattutto verso questa compagine, è accesa e palpabile, giocherai ancora? Vuoi infine ringraziare qualcuno che ha aiutato e sostenuto il progetto Fantastic Five?
"Lo sport, per me, è come una seconda pelle. Fin da piccolo ho sempre avuto una passione irrefrenabile per il calcio: non stavo mai fermo e giocavo con qualsiasi cosa mi capitasse tra le mani. Ricordo ancora che mia madre mi comprò un pallone di spugna perché in casa rischiavo di distruggere tutto!
A 5 anni ho iniziato a frequentare la scuola calcio e, dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili, sono arrivato in prima squadra con ottimi risultati. Col tempo, però, gli impegni personali sono aumentati e ho scelto il calcio a 5 poichè gli allenamenti serali mi permettevano di conciliare meglio tutto. Da lì è sbocciato un amore autentico per questa disciplina, che mi ha regalato grandi soddisfazioni anche fuori dalla mia cittadina.
Nel 2014 ho sposato il progetto della Fantastic Five, diventandone il capitano. Una responsabilità che sento profondamente, soprattutto nei confronti dei più giovani, che cerco di aiutare con la mia esperienza. Per me è fondamentale trasmettere quei valori che lo sport insegna: il sacrificio, lo spirito di squadra, il saper perdere, il rialzarsi quando tutto sembra difficile. In questi anni, per amore di questa maglia, ho anche rifiutato proposte da squadre di categorie superiori.
Dopo 18 stagioni, a 40 anni, non ho ancora deciso se continuerò a giocare: la voglia c’è ed è anche tanta, ma molto dipenderà dal fisico e dagli impegni lavorativi.
Ci tengo a ringraziare tutti gli sponsor che, nel tempo, hanno creduto in questa squadra. Un plauso speciale va però alla società e a tutte le persone che ogni giorno stanno vicino alla Fantastic Five. Oggi, senza di loro non saremmo ancora qui, a portare il nome di Siderno in giro per tutta la Calabria. Per me questo è stato e continua ad essere un grande privilegio ed un immenso onore".