Reggio: in riva allo Stretto si chiude il viaggio di "Voyager"

Reggio: in riva allo Stretto si chiude il viaggio di "Voyager"

 Si chiude a Reggio Calabria il viaggio di “Voyager”. Una tre giorni intensa alla scoperta delle ricchezze calabresi ma anche un’inedita full immersion per 4000 giovani studenti della scuola media che hanno amato, scoperto e rivalutato quel patrimonio artistico che non può essere dimenticato. Questo pomeriggio, l’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri insieme al vice direttore di Rai Due e ideatore della trasmissione “Voyager” Roberto Giacobbo, hanno chiuso il “viaggio-studio” che ha seguito il progetto di educazione all'archeologia promosso dall'Assessorato Regionale alla Cultura denominato "Calabria Jones" e al quale dal prossimo anno parteciperanno anche gli atenei più importanti del mondo, dalla "Normale" di Pisa alla Sorbona di Parigi a quelli calabresi. Incursioni in luoghi soliti e insoliti della regione, con una lettura a volte intrigante, dichiaratamente sulla proiezione misteriosa sono state fatte anche per il tragitto finale di oggi  denominato “Le rifrangenze delle Fata Morgana” e che ha visto tra le location prescelte la Chiesa Rosacrociana degli Ottimati al cui interno è visibile il pavimento con mosaici che raffigurano la rossa Croce di Malta inscritta in una rosa stilizzata e il Castello Aragonese da dove sembra che, secondo la leggenda di Re Artù, la Fata Morgana venga da alcuni bardi anglo-normanni localizzata sullo Stretto di Messina. Proprio al Castello abbiamo tirato le somme con il fautore di “Calabria Jones”, il programma di educazione all'archeologia progettato dalla Regione Calabria, l’assessore Caligiuri.
“Con Roberto Giacobbo abbiamo attraversato la Calabria in lungo e largo per tre giorni e  abbiamo scoperto una terra da raccontare – afferma l’assessore Caligiuri -  Ci sono tantissime coincidenze significative, tanti enigmi che possono essere svelati e raccontati. Questi, in fondo, non fanno altro che sottolineare la grande, straordinaria storia della nostra Regione che è un punto di confluenza sin dall’antichità: qui i greci arrivarono millenni fa in cerca di fortuna e trovarono la loro America. Noi dobbiamo essere orgogliosi della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre radici e affidiamo questo compito alle nuove generazioni, ai ragazzi delle scuole medie che devo diventare i primi innamorati, studiosi, comunicatori del tesoro di cui noi disponiamo. Investiamo sul capitale umano, sui nostri giovani per valorizzare quello che è il nostro più grande tesoro, cioè la nostra cultura – aggiunge ancora l’assessore -  Questa esperienza si ripeterà per altri due anni e parteciperanno le università più importanti d’Europa dalla "Normale" di Pisa alla Sorbona di Parigi oltre agli atenei calabresi perché vogliamo che la Calabria diventi l’area di studio archeologica dal punto di vista scientifico-universitario più importante d’Europa”.giacobbo1
L’assessore Caligiuri mette anche in evidenza che “questa esperienza sarà rafforzata e darà ancora una volta vita a quell’evento che oggi il Ministro Profumo ha definito il progetto di educazione all’archeologia più importante mai realizzato in Italia”. “La bellezza salverà il mondo – precisa Caligiuri - Educare al bello significa raffinare la cultura, la sensibilità delle persone e attraverso il bello si contrasta anche la criminalità organizzata. Puntando sulla creazione dell’identità delle nuove generazioni noi faremo un passo significativo. Questo importante progetto investe su quello che noi abbiamo di più caro e di più vero: le giovani generazioni”.
E non finisce qui perché l’assessore alla Cultura anticipa che “a questa iniziativa si collega un’idea del presidente Scopelliti: abbiamo già convocato per il 24 di Novembre, i 168 dirigenti scolastici calabresi che operano nel resto d’Italia per presentare quello che la propria regione offre. Un itinerario di turismo scolastico per fare arrivare in Calabria migliaia e migliaia di studenti che provengono dal resto d’Italia. E’ una grande operazione culturale, un’importante operazione d’immagine che mostra come la Calabria stia pensando al futuro”.
Un futuro decisamente roseo per il vice direttore di Rai 2, Giacobbo che porta con sé “l’allegria, la curiosità e la voglia di imparare degli studenti calabresi”.
“E’ stata una tre giorni intensissima, tanti Km e, soprattutto, tanti ragazzi ai quali ho trasferito la voglia di conoscere, di sapere e scoprire – afferma Giacobbo – Siamo riusciti a far capire che ascoltando qualcosa di interessante può nascere un divertimento che poi ci fa amare le cose che conosciamo e in questo caso la Calabria. La Calabria è una terra ricchissima e piena di storia. Io che giro tanto il mondo posso dire che noi italiani abbiamo una marea di reperti storici,  artistici  e questo piccolo fazzoletto di terra paragonato al resto del mondo, ha una quantità e una concentrazione di cultura unica e irripetibile. Questo è il nostro petrolio. La cultura non finirà mai e queste terre non possono essere imitate: la Cina può fare tutto ma non riprodurre le nostre opere, la nostra terra. I nostri patrimoni sono tanti e dobbiamo incominciare a valorizzarli ancor di più – conclude il vice direttore Rai – Gli italiani devono avere un po’ più di coscienza e trattarsi bene tra di  loro perché dall’altra parte si trattano molto bene e si vantano molto di quel poco che hanno. Noi dovremmo cominciare a trattarci meglio, a creare sinergie tra di noi e far vedere che siamo un po’ meglio di chi ci critica. Noi possiamo dare a questi ragazzi uno schienale dove appoggiarsi per spingersi in avanti. E loro hanno la forza per farlo”.
L’ “avventura” di Giacobbo si è conclusa con la visita ai Bronzi di Riace, capolavori della civiltà occidentale, riemersi dal mare proprio quarant'anni fa, portando con se millenni di storia e misteri.

fonte strill.it

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