Com’era Gerace nel Medioevo? Ce lo mostra Versadia

Com’era Gerace nel Medioevo? Ce lo mostra Versadia

GERACE – Se abitualmente la tecnologia ci porta nel futuro, oggi ci ha condotti nel passato. Se avete già fatto visita all’edizione 2024 del Borgo Incantato di Gerace li avrete sicuramente notati. Poco oltre l’iconica Porta del Sole si trova la sede di Versadia, neonata startup sul territorio che opera in servizi informatici avanzati, fondata dal giovane locrese Luca Tropea.

In occasione dell’edizione 2024 del rinomato Festival Internazionale di Arte di Strada del borgo geracese, Versadia ha messo a disposizione un visore di realtà virtuale con il quale poter immergersi in Piazza Tre Chiese della Gerace medievale, in un ambiente immersivo a 360°. Un viaggio nel tempo, in visita al passato, con la tecnologia del futuro. “Il mondo digitale al servizio del reale”, come recita lo slogan di Versadia.

«Tante persone interessate si sono fermate a chiedere informazioni e provare l’esperienza, molte più di quante ci aspettassimo», racconta Luca Tropea. «La prima sera c’è stata parecchia coda, per la quale non eravamo preparati. Così quella stessa notte abbiamo sviluppato una piccola applicazione che permettesse di prenotare il proprio posto e indicasse in anticipo l’eventuale attesa e l’orario a cui presentarsi per l’esperienza con il visore».

«Siamo molto soddisfatti dei riscontri degli utenti, sono rimasti tutti piacevolmente colpiti e sorpresi», prosegue Tropea. «Temevamo, forse irrazionalmente, una chiusura nei confronti della possibilità di vedere una riproduzione virtuale di una Gerace del passato con un visore a realtà aumentata. Invece le persone erano incuriosite, in tanti hanno chiamato amici e parenti per fargli conoscere l’esperienza».

COS’È VERSADIA

«Siamo nati da pochissimo. Quest’opportunità con il Borgo Incantato per noi è un’importante vetrina per far presentare il nostro lavoro, divertendo ma dimostrando ciò di cui siamo in grado», spiega ancora Tropea. «Ci occupiamo di blockchain, metaverso e web3. Sono le tecnologie dell’informatica del futuro che ci consentiranno il prossimo passo in avanti. I nostri servizi si rivolgono alle aziende che vogliono implementare la propria infrastruttura tecnologica e migliorare i servizi per utenti e clienti».

«Siamo abituati ad associare la blockchain alle criptovalute e alle transazioni tra queste, ed è lì chiaramente che trova la sua più naturale applicazione». Ma non è l’unica. «La blockchain non è altro che un grande libro mastro decentralizzato, di cui ciascuno ha una pagina, o una riga di questa, per annotare degli eventi tramite un sistema di scambio reciproco di ricompense». Il vantaggio? «Sicurezza, affidabilità e privacy».

E il metaverso? «Non credo sia il futuro in cui vivremo, come temono alcuni. Molto probabilmente è la tecnologia che ci aiuterà a costruirlo».

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