Anche LARA CLAAI contro i tagli a CAF e Patronati

Anche LARA CLAAI contro i tagli a CAF e Patronati

In questi ultimi anni, con un drammatico aggravamento negli ultimi due, i governi italiani hanno volutamente ignorato la funzione sociale di CAF e Patronati e invece di applicare una sorta di progressività ai compensi in modo da risparmiare senza intaccare la capillarità dell'assistenza al cittadino (che ricordiamo è svolta per conto dello Stato dove lo Stato ha deciso di non essere presente e garantire quindi per ogni cittadino assistenza previdenziale e fiscale gratuita). Invece si è scelto di ridurre in pochissimo tempo anche del 60% i compensi alle prestazioni indennizzabili, che, tra l'altro, sono solo una decina su più di 50 e tra queste solo quelle andate a buon fine.

Allo stesso tempo ha caricato di responsabilità (alcune palesemente incostituzionali e assurde) e di competenze gli stessi CAF e Patronati costringendoli ad erogare gratuitamente molte nuove prestazioni.

Noi della L.A.R.A./CLAAI abbiamo inoltre svolto con passione e gratuitamente anche ciò che non era di stretta competenza di CAF e Patronati svolgendo una sorta di "Segretariato sociale" a tutela dei tantissimi cittadini che ogni giorno passano a trovarci per chiedere assistenza nello svolgimento delle loro attività quotidiane nei confronti di istituzioni pubbliche e private.

Tutto ciò, anche alla luce della legge di stabilità in discussione in Parlamento in questi giorni, sta diventando letteralmente insostenibile e ciò costringerà molti CAF e Patronati a chiudere, addirittura a livello nazionale, come già avvenuto ad inizio di quest'anno e lasciando i cittadini in molti casi all'unica alternativa che è quella di rivolgersi a professionisti con ben altri costi oppure ad avventurarsi agendo da soli attraverso internet.

Per questo motivo stiamo seriamente considerando l'eventualità di dover chiedere contributi volontari ai cittadini a sostegno della nostra associazione anche per i servizi che abbiamo svolto finora gratuitamente e di cuore.

Per questo ci uniamo alla protesta che i sindacati dei lavoratori stanno portando avanti a tutela di tutti.

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