Roccella, Anfysia (Giuseppe Di Garbo) racconta il suo progetto artistico

Roccella, Anfysia (Giuseppe Di Garbo) racconta il suo progetto artistico

“Mi piace cercare di più, sfidarmi e mettermi in discussione”: il percorso musicale del giovane roccellese.

ROCCELLA J. – Giuseppe Di Garbo, in arte Anfysia, classe 2001, è un artista di Roccella Jonica, autore e compositore dei suoi brani. Nato inizialmente con lo pseudonimo di Whiite, ci racconta il suo percorso e la sua musica. I suoi brani, disponibili per l’ascolto su Spotify e tutte le piattaforme di streaming, sono distribuiti da Orangle Records.

Chi era Whiite e chi è Anfysia?

«Anfysia nasce dalle ceneri di Whiite. Ho iniziato con la musica a 14 anni, in un primo momento per gioco, era una valvola di sfogo; non mi aspettavo sarebbe potuta diventare qualcosa di importante nella mia vita. Grazie alla vicinanza di alcuni amici, come Stefano Cavallaro, co-fondatore del collettivo UnionDome, ho iniziato a scrivere i primi brani e in poco tempo mi sono trovato immerso in ciò che oggi è la mia passione più grande».

«Whiite si è trasformato in Anfysia nel 2021, in quel periodo ho analizzato il mio percorso fino ad allora. Sentivo che il mio alias musicale era ancora parte di me ma non mi rappresentava più a pieno. Quindi ho concepito un nuovo progetto artistico e ne ho costruito le fondamenta insieme al produttore Andrea Rullo. Da quel momento sono accadute tante cose, la mia squadra è variata e ho coinvolto tante persone che ci hanno creduto, ci tengo a ringraziarli tutti. Attualmente collaboro con: Kira, Enlow, Iv eight , Skylide (produttori); Elena Lucerna (manager); Antonio Callà/Groove (fonico); Orangle Records (label). Sul palco insieme a me nei live: Salvatore Buttiglieri (bassista); Domenico Lamanna (chitarrista); Mattia Russo (batterista); Nello Loffredo (deejay)».

«È come se Anfisya fosse la versione 2.0 di Whiite, quella definitiva. Il sound è sicuramente più pop, ma non c’è solo un cambiamento di genere musicale, sento di poter parlare di un’evoluzione».

Cosa significa Anfysia, il tuo nome d’arte?

«Ho impiegato mesi a trovare il nome adatto», sorride. «Un giorno ero in auto con un amico e gli raccontavo la mia idea. Lui ci ha pensato un po’ su e mi ha suggerito Anfysia, prendendo spunto da Amphisya, l’antico nome della città di Roccella. Mi ha colpito subito perché mi è sembrato originale, rappresentativo e ho sentito che potesse rispecchiarmi».

La tua discografia è interamente composta da singoli; hai valutato di produrre un album?

«Abbiamo sempre pensato di poter realizzare un album o un EP, credo ci sia un livello artistico abbastanza maturo. Ma sento che non è il momento giusto, anzi adesso potrebbe addirittura essere controproducente. Le tracce inedite non mancano ovviamente, e più il tempo passa, più sento l’esigenza di farle uscire».

Quali sono i brani a cui sei più legato?

«Tutti i singoli sono importanti, ciascuno ha una sua storia e ha avuto un obiettivo diverso. Puzzle merita sicuramente una menzione, è stato il primo pubblicato da Anfysia. È una canzone introspettiva, parla delle mie difficoltà e sentivo che in quel momento fosse il pezzo che rappresentasse meglio me e l’idea del nuovo progetto. È stata prodotta da R-Low (Andrea Rullo), ma poi le nostre strade professionali si sono separate».

La copertina di "Puzzle", il primo singolo di Anfysia

La copertina di "Puzzle", il primo singolo di Anfysia.

«Gli ultimi due singoli che ho distribuito sono Clara e Pensieri Intrusivi, entrambi in collaborazione con Erba. Il suo vero nome è Aldo, ci conosciamo da poco ma ci siamo subito trovati bene, è come un fratello minore per me. Clara è nata per puntare ad un obiettivo, ovvero entrare nelle playlist musicali editoriali. Abbiamo studiato il sound che potesse far incontrare Anfysia ed Erba e ci abbiamo lavorato su. Il significato della canzone è celato ma non troppo, abbiamo tentato di sensibilizzare, nel nostro piccolo, su una tematica importante. Clara parla di una ragazza che ha subito degli abusi e si ritrova incinta ad affrontare tante difficoltà da sola. Abbiamo ottenuto delle soddisfazioni. È stata inserita nella playlist sanguegiovane di Spotify dove è rimasta per undici settimane, e in Fresh Finds Italia per sei».

La copertina di "Clara".

La copertina di "Clara".

«Dato che il brano era piaciuto ed era entrato in playlist, ci abbiamo riprovato con Pensieri Intrusivi, questa volta senza riuscirci», sorride. Probabilmente le nostre azioni non sono state coerenti con gli obiettivi e il pezzo ha un sound sperimentale, poco radiofonico, ma sta comunque raccogliendo ascolti, nonostante non sia stato inserito in nessuna playlist editoriale. Potete trovarla però nella compilation Estate 2023 di Orangle Records, insieme alle hit di artisti di grande calibro, come Nico Pandetta e Aaron, quest’ultimo appena uscito dal talent show Amici».

La copertina di "Pensieri Intrusivi", l'ultimo singolo di Anfysia.

«Il risultato migliore, per me, è migliorare. Mi impegno affinché in ogni nuovo brano (sia edito che inedito) si percepisca la crescita, mantenendo la coerenza artistica. Mi piace cercare di più, sfidarmi e mettermi in discussione».

Se guardi al tuo percorso fin qui, cosa pensi?

«Mi sento fortunato, per me oggi la musica è tutto, anche se può sembrare banale. È un regalo della vita. Vorrei un giorno poter vivere di musica e farne il mio unico lavoro, ho grandi sogni e ambizioni come tutti. Credo però che la musica sia dare senza la pretesa di avere. Quando ci si impegna i risultati arrivano, e io sono determinato. Tra il dire e il fare non c’è di mezzo il mare, ma i fatti».

Anfysia si esibisce live per Studio54Network

Anfysia si esibisce live per Studio54Network.

Sullo scenario musicale locale, nella Locride, sembra che Anfysia appaia timidamente, nonostante il suo carattere. Cosa pensi della musica sul territorio?

«Sono ovviamente legato alla mia terra, queste sono le mie radici. Sicuramente ci sono delle difficoltà per la musica nel territorio, in particolare quella emergente, ma credo sia sbagliato aggrapparsi a questo e strumentalizzare, come a volte mi sembra di vedere. L’unico modo per risollevarsi è lavorare, lamentarsi non è utile. Possiamo inseguire i nostri sogni a prescindere da dove siamo nati, non è e non deve essere un limite, secondo me. Le opportunità sono ovunque, basta saperle cogliere, compiere i giusti passi e far accadere le cose. Bisogna investire energie sul creare una scena locale florida e unita».

Tutti gli aggiornamenti sulle nuove uscite di Anfysia sul suo Instagram: @anfysia.

Anfysia e l'amico e collega Erba.

Anfysia e l'amico e collega Erba.

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