Assocomuni: si chiede un cambio di passo e nuove regole

Assocomuni: si chiede un cambio di passo e nuove regole

Il confronto in seno ad Assocomuni resta serrato, i due presidenti Giorgio Imperitura e Vincenzo Maesano attraverso Gazzetta del Sud hanno fatto sapere che a breve l'assemblea tornerà a riunirsi, come tra l'altro già in programma, rimandando al mittente le accuse sulla presunta immobilità dell'Associazione rispetto alle esigenze del territorio, lanciate principalmente dal Sindaco di Caulonia Franco Cagliuso che ricordiamo si è  formalmente dimesso senza tornare sui suoi passi, nonostante il tentativo di ricucire lo strappo da parte del Presidente dell'Assemblea Maesano. 
Imperitura e Maesano sempre su Gazzetta del sud spiegano quanto fatto in questo periodo di presidenza, e come non sia utili ne le dimissioni ne l'assenteismo per l'attività di Assocomuni.
Insomma Assocomuni vive un momento cruciale, si cerca di uscire dalla crisi cercando nuovi stimoli per dare risposte ai cittadini ed uscire da un immobilismo praticamente riconosciuto da quasi tutti gli attori. L’intento è quello di proseguire, ma cambiando passo rispetto al passato, partendo principalmente dall’ascolto e dal confronto che è mancato.
“Il sindaco Cagliuso ha acceso i riflettori su un lembo di territorio che soffre la chiusura di dibattito politico sia all'interno di Assolocride sia tra le forze sociali e produttive locali in termini di prospettiva di possibile ripresa economica – queste le parole di Mimmo Modafferi sindaco di Africo che prosegue - a parer mio, sia l'assemblea che il Comitato - di cui sono parte, pur se evitavo di partecipare e all'ultima avevo manifestato al collega sindaco di Samo Pulitanò la volontà di dimettermi - risultavano ingessati per questioni di opportunità politica. Franco  Cagliuso che veniva indicato come me quale possibile presidente del Comitato, ha scoperchiato la pentola di un lassismo generale di due organismi che così è inutile tenere in vita. La prova lampante è  il susseguirsi e il cartello delle  reazioni post dimissioni di Cagliuso. Per rilanciare Assolocride non ci vogliono medicine, bastano piccoli passi indietro,  rimettendo mano allo statuto e  individuando un unico presidente per assemblea e comitato, portando quest'ultimo a soli sei componenti, 2 sindaci per le 3 aree comprensoriali,  solo cosi facendo si uscirebbe dall'attuale fase di stallo”.

Rosario Sergi Sindaco di Platì spiega “dobbiamo cercare di assestare i ranghi, bisogna cambiare passo, ad oggi abbiamo solo un elenco di cose da fare, ma in realtà quali risultati abbiamo portato a casa? Cosa è stato fatto di concreto? Ambiente, turismo, cultura e viabilità devono essere al centro del dibattito attraverso una sorta di commissioni, attraverso un’attività di programmazione che fino ad oggi è mancata”. Alla domanda se c’è il rischio di altre dimissioni Sergi dice “mi auguro di no, penso che il senso di responsabilità andrà a prevalere, perché indebolire l’associazione? Nessuno in questo momento auspica che l’Assocomuni sia a fine corsa, sarebbe una sconfitta per i sindaci ed il territorio, però bisogna riflettere sul perché si è arrivati a questa situazione”. Infine l’auspicio “tutti i sindaci devono essere ascoltati, superando la mancanza di comunicazione che fino ad oggi c’è stata”. Alla prossima assemblea i sindaci si potranno guardare in faccia tutti, almeno chi parteciperà, ma non sono escluse iniziative eclatanti e nuovi smottamenti prima della convocazione della stessa. Insomma la partita sembra apertissima e la crisi ancora lontana dalla soluzione. 

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