Oggi consiglio comunale: SiAmo Bovalino presente solo per gli ultimi due punti all'ordine del giorno

Riceviamo e pubblichiamo
Nonostante la nostra costante disponibilità al dialogo e al confronto, ribadita in ogni sede, continuiamo purtroppo a registrare un atteggiamento chiuso e divisivo da parte del Presidente del Consiglio comunale di Bovalino, Filippo Musitano. Dispiace infatti constatare che, in un momento in cui sarebbe indispensabile lavorare per accorciare le distanze e ricostruire un clima istituzionale collaborativo, anche in questa occasione ha scelto di schierarsi e di accentuarle, ignorando deliberatamente le regole basilari della democrazia rappresentativa.
Il Gruppo consiliare SiAmo Bovalino esprime ancora una volta profondo rammarico per l’ennesima convocazione di una seduta consiliare senza il previo passaggio dalla Conferenza dei Capigruppo. Anche in occasione dell’approvazione del Rendiconto di gestione – un documento cardine per valutare l’operato dell’amministrazione e la tenuta finanziaria dell’Ente – si è scelto consapevolmente di escludere ogni momento di concertazione e confronto preventivo. Una scelta grave che non trova alcuna giustificazione e che appare come l’ennesimo atto di una impostazione autoritaria, in cui si decide, si impone, si comunica, senza ascolto né condivisione.
Questa prassi, divenuta purtroppo consuetudine, viola in modo evidente il Regolamento del Consiglio Comunale, che prevede la convocazione della Conferenza dei Capigruppo come momento fondamentale di programmazione e discussione, soprattutto per atti così rilevanti. Non è solo un errore tecnico, ma un errore politico che svilisce il valore del Consiglio comunale, riducendolo a un mero strumento di ratifica delle decisioni prese altrove, in spregio al ruolo delle minoranze e alle regole della democrazia locale.
In un momento in cui la cittadinanza chiede più trasparenza, più responsabilità, più collaborazione, questa chiusura deliberata rappresenta un segnale preoccupante e dannoso per tutti, istituzione compresa. Il Consiglio comunale non è uno spazio da occupare, ma un luogo da onorare. E noi continueremo a difenderlo con responsabilità e fermezza.
Per questi motivi, e in coerenza con quanto già comunicato in passato, in segno di protesta annunciamo che non parteciperemo inizialmente ai lavori della seduta, riservandoci di entrare in aula esclusivamente al momento della trattazione dei punti relativi all’acquisizione dei beni confiscati e all’adesione al Comitato “Bovalino-Bagnara”.
Il primo tema rappresenta un dovere morale, oltre che istituzionale: il riutilizzo sociale dei beni sottratti alla criminalità organizzata è un presidio di giustizia e legalità, che non può e non deve essere oggetto di strumentalizzazione politica. Il secondo, invece, apre a una prospettiva strategica per il futuro del nostro territorio: sostenere qualunque iniziativa a favore della “Bovalino-Bagnara” significa abbracciare una visione infrastrutturale condivisa e lungimirante, capace di rilanciare il ruolo di Bovalino nell’asse tirrenico-jonico e contribuire al riscatto sociale e logistico di molti centri dell’area aspromontana. Sul punto ci riserviamo comunque di esprimere la nostra posizione in Consiglio comunale.
Oggi saremo dunque presenti solo su questi due specifici punti, per evitare ulteriori mistificazioni e letture strumentali, come già accaduto in passato.
Sui restanti punti annunciamo fin d’ora che nei prossimi giorni convocheremo una conferenza stampa per illustrare le gravi criticità e irregolarità riscontrate nell’analisi del Rendiconto di gestione 2024. Un documento che, alla luce dei nostri approfondimenti, evidenzia una gestione opaca e approssimativa, che espone l’Ente – a pochi anni dalla dichiarazione di dissesto – a nuovi rischi di squilibrio strutturale e instabilità economica, compromettendo la capacità dell’Amministrazione di garantire servizi essenziali alla cittadinanza.
Abbiamo chiesto la lettura integrale di questo documento e l’allegazione dello stesso agli atti del Consiglio comunale, per farne parte integrante e sostanziale della seduta stessa. Sperando che non faccia la fine di quello precedente, inizialmente censurato dal Presidente del Consiglio e successivamente allegato, dopo la nostra protesta, con la banale scusa di una “mera dimenticanza”. Anche questo a conferma di quanto sosteniamo da tempo.
Gruppo consiliare “SiAmo Bovalino”