LOCRI: l'opposizione boccia l'operato di Lombardo

LOCRI: l'opposizione boccia l'operato di Lombardo

Insieme anche di sabato mattina, per giocare in contropiede, non limitandosi al solito quaderno di doglianza sull’operato dell’amministrazione Lombardo ma passando a esporre alcune proposte di soluzioni agli annosi problemi dell’ente comunale, compresa l’idea di una giunta di tecnici al posto dell’attuale sull’esempio del governo Monti; insieme per ribadire, anche oltre il dovuto, che i gruppi di opposizione in consiglio comunale ragionano e agiscono in maniera unitaria e non sono divisi tra falchi e colombe. Sono i cinque consiglieri di opposizione Giovanni Calabrese, Francesco Macrì, Alfonso Passafaro, Anna Capogreco e Raffaele Sainato, che stamani hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare i risultati – a loro dire assai negativi – del primo anno di amministrazione targata “Civica solidale”. I cinque della minoranza chiamano “Operazione verità” quell’attività tesa a fare luce sugli aspetti controversi dell’attività amministrativa che hanno determinato l’attuale situazione in cui si attende, a giorni, la relazione dell’ispettore ministeriale Quirino Cervellini che ha spulciato tutte le carte per valutare se il Comune di Locri rischia o no il dissesto. Prima, però, il solito carico di lamentele e un giudizio pesante verso un’amministrazione definita «spenta e dormiente», con la quale dicono di aver dato disponibilità al dialogo dopo il suo insediamento; «Un’apertura – ha spiegato Calabrese in apertura di conferenza - venuta meno dopo che hanno mostrato scarsa attenzione alle nostre proposte. Basti pensare – ha aggiunto – che dei 12-13 consigli comunali convocati quasi tutti sono stati chiesti dall’opposizione». Nel mirino, come di consueto, i principali atti dell’amministrazione Lombardo, come il bando per il servizio di refezione scolastica, quello per l’affidamento dei servizi legali dell’Ente, i ritardi su Psa e Piano Spiaggia «Quando noi – ha detto l’assessore provinciale – stiamo seriamente lavorando per il porto turistico» e un’accusa vecchia almeno un anno: «Lombardo sta lavorando per portare il Comune al dissesto». L’ex sindaco Francesco Macrì punta l’indice contro «Le mancate concessioni per chi vuole realizzare insediamenti produttivi, dare lavoro e rilanciare l’economia. Il caso del supermercato Eurospin – ha proseguito – è emblematico e sarà oggetto di un’apposita conferenza stampa che convocherò a breve». Ma non solo. Per Macrì «Dopo gli annunci roboanti in Consiglio da parte del sindaco nemmeno i condoni sono stati fatti, non s’incassa un centesimo di concessioni o multe e sul teatro coperto chiedono un contributo pubblico di 300.000 euro scrivendo il falso in delibera, ovvero che l’opera non ha avuto fin qui finanziamenti pubblici dichiarandosi disposti a intervenire in solido qualora il contributo fosse inferiore. Ma con quali soldi?». Quindi, un cenno di analisi politica: «Se Lombardo ha bisogno di farsi difendere – ha detto Macrì – da uno come Mammoliti che a Locri non conta niente, significa che ha problemi nella maggioranza». Passafaro evidenzia come «Tutti in campagna elettorale quando si candidarono si dissero consci della difficile situazione finanziaria dell’ente e quindi è inutile che adesso dicono che non si può amministrare in queste condizioni». Il leader del club della libertà rilancia ricordando che «Per la prima volta a fine giugno non si è fatta la pulizia delle spiagge, nemmeno cercando di coinvolgere i volontari e il rischio, per i bagnanti, di prendere infezioni è altissimo». Quindi, da imprenditore di professione annuncia che «Se l’amministrazione non vuole prendersi la briga di emanare atti tali da creare economia, sviluppo e lavoro, ce la prendiamo noi la responsabilità di approvarli in Consiglio, pur di far finire la situazione asfittica dell’economia di una città in cui i residenti non conoscono i propri amministratori perchè, evidentemente, questi non si fanno vedere in giro e sono incapaci di dialogare». Anna Capogreco è la più giovane del gruppo e si rivolge a quelli della sua generazione: «Nella maggioranza – ha dichiarato – ci sono alcuni giovani: come fanno a non essere preoccupati per lo stato in cui versa la città sia in centro che in periferia, come a Moschetta che ancora patisce la mancanza di acqua potabile dai rubinetti?».  Più tecnica l’analisi di Raffaele Sainato. L’ex assessore al Bilancio nell’amministrazione Macrì, carte alla mano, individua in alcuni punti essenziali i problemi che hanno determinato lo stato attuale delle casse dell’ente: troppi residui attivi e passivi, rigidità della spesa, scarsa liquidità, carenza di coordinamento e controlli. «Portano in Consiglio – ha detto – atti illegittimi e irregolari che il segretario Tresoldi, evidentemente, redige ricorrendo al “copia e incolla” da delibere vecchie, se è vero com’è vero che ultimamente stanno emettendo atti che indicano ancora il nome del suo predecessore Muscari Tomajoli». Ma non finisce qui. Se l’ammontare del contenzioso è ingente, la liquidità spesso viene meno «perchè – ha spiegato Sainato – la banca Carime, titolare del servizio di tesoreria comunale , blocca somme di denaro destinate anche al pagamento degli stipendi del personale, perchè in attesa di sentenze definitive del contenzioso dell’ente. Il punto – ha proseguito – è che bloccano anche le somme a destinazione vincolata e non solo quelle libere», ecco perchè propone al Comune di rinegoziare il rapporto con Carime. L’analisi dei residui è più approfondita. Da quelli attivi («Somme accertate ma non incassate») a quelli passivi («Somme impegnate come spese ma non ancora sostenute») che peserebbero parecchio nel bilancio e che, come ha detto il leader di “Città in Comune” sono state originate con le vecchie amministrazioni Lombardo e, in parte, Barbaro». Anche qui non mancano le proposte: «Attivare meccanismi più efficaci di riscossione per i residui attivi e defalcare dalle somme impegnate (residui passivi) eventuali sconti fatti dai fornitori, ordini d’acquisto il cui ammontare non è più quello originario, perchè magari il fornitore di beni o servizi ha fruito dei contributi della legge 488 e il Comune può e deve fare da filtro per certe situazioni, eliminare lo sconto di due milioni di euro che l’amministrazione Macrì con l’assessore Rupo riuscì ad ottenere da Sorical ed eliminare i residui vecchi di più di dieci anni «Perchè prescritti». Il tutto all’insegna del rigore finanziario che, secondo Sainato «Può portare in tre anni al raggiungimento del pareggio di bilancio, perchè – ha proseguito – oggi è il momento di trovare soluzioni e non di individuare colpevoli o, peggio, ricercare il dissesto». Prima di chiudere, i cinque, sollecitati dal cronista che chiedeva loro se fossero maturi i tempi per la costituzione di un unico gruppo consiliare hanno risposto che «Al momento opportuno si vedrà. Ora ragioniamo in maniera unitaria, confrontandoci con i gruppi di riferimento, nella prospettiva di arrivare uniti alle prossime elezioni».

 

GIANLUCA ALBANESE

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