Bovalino,Consiglio Comunale: fine primo round

Afoso il Consiglio Comunale a Bovalino. Caldo, ma non di gente o dibattiti, di proposte, rettifiche, interventi, caldo solo di temperatura. Troppi punti all’ordine del giorno, comunque, pochi cittadini, sofferenti giornalisti e consiglieri, e qualche assente più o meno giustificato.
Ad aprire gli interventi del gruppo di opposizione è Franco Perrone: «I punti all’ordine del giorno per il Consiglio comunale di oggi sono tanti, indicano o una super attività, da parte dell’ente, o un super ritardo: come cittadino e come consigliere di opposizione sono sicuro che ci troviamo nella seconda condizione». Continua: «I Consigli comunali non devono essere la sede di scontri fine a se stessi: le vicende politiche legate al cambio di posizione o di postazione di Maesano o di Rocca o il difficile compito dei nuovi assessori non vanno dibattuti in relazione alle loro persone, magari con battute simpatiche o antipatiche. Ma in relazione alla capacità o incapacità che hanno dimostrato, e dimostrano, di contribuire a cambiare le cose». Poi tocca la dolente nota della stanchezza generale che i cittadini, ormai, non nascondono più:
«I cittadini sono convinti che non ci sarà soluzione al problema acuto dei rifiuti, che non ci saranno investimenti capaci di cambiare l’assetto territoriale a Bovalino, che non si remeranno opportunità di lavoro. Ed è in questa legislatura – un motivo ci sarà – che i cittadini accantonano del tutto le già scarse intenzioni di essere partecipi o semplicemente informati delle scelte dell’Amministrazione e che decidono di impegnare la piazza e il tempo con manifestazioni e giochi, organizzati con il bravo padre Giuseppe, ma non con quella di altre istituzioni». Un malessere che ormai si fa pesante, che parte dal problema dei rifiuti, passa dai disservizi, ed arriva ai gravi problemi di sicurezza nel paese. Una rinascita, quella bovalinese, in cui non crede più nessuno, che neanche è più chimera. Sono, dunque, i problemi accumulati in questi anni a legare, oggi, le mani agli amministratori? Ci vorrebbe un tecnico del Ministero per dirlo. I giovani bovalinesi, però, non mollano. Non mollano Vincenzo Maesano e Antonio Muscari, prima assessori, poi dimissionari, oggi cattivissimi “cani sciolti”. Una linea politica, la loro, diversa da quella degli altri consiglieri. Per onestà intellettuale votano a favore della proposta di approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2011, a cui loro stessi parteciparono. Pur evidenziando, in sede di Consiglio, alcuni mancati impegni: l’approvazione di un piano organico e razionale per la risoluzione del problema rifiuti; i lavori all’isola ecologica di località Coltura; la programmazione di un razionale, trasparente ed efficiente impiego e utilizzo delle risorse economico-finanziarie del bilancio comunale; i lavori di ampliamento del cimitero nuovo; la risistemazione degli incroci e del piano viario delle strade comunali; la mancata approvazione dei regolamenti comunali. Dichiarano infatti: «Il sofferto ed inevitabile voto favorevole è accompagnato e sorretto da questi indiscutibili e univoci richiami e rilievi». Si oppongono invece al bilancio di previsione, ritrovandosi sulla stessa linea di pensiero capogruppo degli altri consiglieri. Tra questi gli esponenti del gruppo “Nova Bovalino” e del suo leader Enrico Tramontano. Anche questi solleva alcune problematiche: strade insicure e insidiose per automobilisti e pedoni; pulizia, manutenzione e conservazione degli arredi urbani; raccolta dei rifiuti, ingombranti, isola ecologia e raccolta differenziata; mancanza di acqua potabile nei periodi estivi. Poi apostrofa la maggioranza: «A dire il vero non vi siete sforzati affatto in tal senso. Avete piuttosto pensato a sopravvivere fra le varie crisi politiche al vostro interno, diventando così un esecutivo miope – perché non vede i problemi reali del paese - ed incapace a realizzare un minimo di programmazione economico-finanziaria e gestionale».
Voto contrario dunque a consuntivo ed esecutivo. E si interrompe il Consiglio dopo aver discusso la metà dei punti all’ordine del giorno. L’assessore Caminiti non parla. Vadalà si astiene dalle votazioni, in attesa di un dialogo con l’Amministrazione. Il sindaco Mittiga, data la tarda ora, propone di interrompere il Consiglio e fissa, con i consiglieri unanimi, l’appuntamento al 16 luglio. Fin qui tutto normale. Ma è fuori dalla porte del Municipio che il boccheggiante Consiglio sui bilanci si rianima. L’assessore Delfino “scazzotta” in piazza con un dipendente comunale. Qualche consigliere interviene per dividere i due. E noi? No, stavolta non sorridiamo. Raccogliamo la pesante conferma che la crisi non accenna a rientrare. La conferma di un dialogo che manca tra amministratori e cittadini. E aspettiamo. “Bilancio preventivo secondo round”, dunque, per metà luglio, quando il caldo sarà ancora più intenso, e i cittadini ancora più…arrabbiati.
di Antonella Italiano