I loieriani divisi tra Callipo e Oliverio

I loieriani divisi tra Callipo e Oliverio

Non ci sono precisi ordini di scuderia e, dunque, Autonomia e diritti lascerà libertà di espressione ai suoi iscritti per le primarie del centrosinistra in programma domenica. Il movimento guidato dall'ex governatore Agazio Loiero non ha trovato l'unanimità sul sostegno da dare a un candidato tra Gianluca Callipo e Mario Oliverio. La maggioranza di Ad era per convergere sul giovane sindaco renziano ma davanti alle resistenze di alcuni dirigenti di primo piano della provincia di Cosenza e di Catanzaro, a Loiero non è rimasto altro che prendere atto della situazione e non vincolare i suoi a una decisione.


Con i fedelissimi, Loiero, si è comunque lasciato andare soltanto a una considerazione: «Chiunque vincerà le primarie, prevarrà pure alle elezioni». È chiaro che dietro tale scelta c'è la volontà di non creare fibrillazioni e malumori alla vigilia della composizione delle liste. Loiero è convinto di riuscire a ripetere quantomeno l'exploit del 2010, quando Autonomia e diritti riuscì a portare a Palazzo Campanella quattro rappresentanti. In ogni caso, l'ex governatore ambisce a diventare la seconda forza del centrosinistra dopo il Pd. È certo, comunque, che Loiero non sarà in campo. L'annuncio ufficiale è arrivato nelle scorse settimane: «Con la politica attiva ho chiuso. Resto in campo solo per dare una mano e favorire l'affermazione di una nuova classe dirigente». Che dovrà «ricostruire» la Calabria «dopo i disastri» ereditati dalla giunta di centrodestra guidata da Scopelliti: «Hanno voluto dare l'impressione che tutto continuasse come prima, dando l'idea di una semplice cessione a tempo del potere alla Stasi. Da noi lo Stato appartiene al principe, non il contrario. Il risultato è che della Calabria, in Italia, si parla sempre meno».

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