Oliverio: «Voglio una coalizione larga»

LAMEZIA TERME La piazza è gremita. Oliverio si fa largo tra la folla e le strette di mano e le pacche sulla spalla. Poi guadagna il palchetto, con Magorno al fianco. La marcia del candidato governatore parte da Lamezia, davanti al "punto d'incontro" da dove verrà coordinata la campagna elettorale. L'ex parlamentare lascia da parte i preamboli e va al cuore del problema: «Serve un impegno straordinario del centrosinistra per un governo di reale cambiamento». Tutt'intorno simpatizzanti, attivisti, ex consiglieri regionali – renziani e no – del Pd. A pochi passi da Oliverio c'è Ciconte, ma non manca quasi nessuno: Naccari Carlizzi, Guccione, Sulla, Adamo, Giamborino, Maiolo. Presente Adamo e la moglie Bruno Bossio; fa capolino anche Franco Corbelli di Diritti civili.
Le prime battute sono riservate a Matteo Renzi, che la sera della vittoria alle primarie si è complimentato con Oliverio, con cui avrà nei prossimi giorni un confronto a Roma su temi regionali più delicati. L'obiettivo – spiega l'ex presidente della Provincia di Cosenza - «è mettere in campo una sinergia tra governo e Regione».
Ma la questione più urgente da affrontare, quando manca un mese e mezzo alle elezioni, è la composizione delle liste. Oliverio è netto: «Saremo inclusivi e non metteremo paratie», allo scopo di mettere in gioco «la parte più larga della Calabria». Niente operazioni di «etichettatura» – chiarisce – «nei confronti di coloro che sono stati delusi da Scopelliti. Dobbiamo saper parlare a queste forze a partire da un progetto». L'approccio non potrebbe essere più ecumenico, «perché il vero discrimine è che bisogna cambiare metodi e la cultura di governo». Dunque la coalizione del centrosinistra sarà «la più ampia possibile», ma le liste dovranno essere «limpide, trasparenti e chiare». Non ci saranno «zone d'ombra». Di più: «Le candidature – insiste Oliverio – «risponderanno ai codici etici del Pd e della commissione Antimafia». Il tutto senza trascurare la capacità di indirizzo della politica, che dovrà fare in modo che «i rappresentanti rispondano solo agli interessi dei cittadini e non di altre forze».