Antonio Guerrieri scrive una lettera aperta ai consiglieri di maggioranza del Comune di Locri

Antonio Guerrieri scrive una lettera aperta ai consiglieri di maggioranza del Comune di Locri

Lettera aperta ai consiglieri di maggioranza consiliare di Locri.

Proporsi alla guida politico-amministrativa di una comunità presuppone l’accettazione e l’esposizione alla pubblica critica a prescindere da quale pulpito essa provenga. Una critica nei confronti di chi amministra “in nome del popolo o della cittadinanza” è essa stessa a tutela, a prescindere, dello stesso popolo e della stessa cittadinanza. Questa precisazione per chiarire il concetto a chi è esageratamente disturbato e alterato da motivate critiche, ma anche per dare un segnale distensivo nei confronti dei destinatari di questa lettera aperta: i consiglieri di maggioranza comunale di Locri.

L’affermazione elettorale è stata netta e inequivocabile anche se la maggioranza dei locresi, per astensione o per altre scelte, non ha deciso di darVi fiducia. Però da un anno e mezzo amministrate in nome dei locresi e per Vostra stessa definizione siete “TUTTI” per Locri e per la stessa Città “l’ultima speranza”. E’ tempo di bilanci e ad ognuno di Voi, singolarmente, vorrei porre delle domande.

Non capisco, Assessore agli eventi e alla manutenzione Giuseppe Fontana, se è in nome di Locri e dei Locresi che lo scorso giugno ha fatto concedere dalla Giunta TUTTI gli spazi pubblici (Corte Palazzo Comunale, Palazzo della Cultura, Nuovo Teatro, Area Scavi archeologici) in forma esclusiva e gratuita ad un paio di ben determinati soggetti privati, e formalmente solo ad essi, se si eccettuano scuole e ONLUS, in cambio di un paio di eventi a pagamento (con incassi privati) nonostante, tra l’altro, un parere tecnico-contabile negativo da parte degli uffici. E sempre dall’Assessore Fontana vorrei capire se le famose 15mila lampadine “donate” al Comune sono passate dal bilancio comunale in termini di donazioni in beni o servizi, se per loro è stata effettuata una perizia tecnica atta a valutarne l’idoneità e l’efficienza energetica, o se esse rappresentino un immotivato regalo privato da parte di ignoti nei confronti di uno o più amministratori, un regalo del valore commerciale di oltre € 10.000. A lui e all’Assessore alla Cultura Anna Sofia chiederei di raccontare di nuovo alla cittadinanza come una festa patronale organizzata con l’ostentata collaborazione gratuita della città possa poi essere chiamata in causa un anno dopo per giustificare un contributo per un evento di cui non si ha memoria né risulta sulla stampa o negli atti ufficiali.

Non capisco, consigliera delegata Mollica, perché non venga pubblicizzato che il Comune nelle ultime settimane ha avviato, di fatto, uno sportello bancomat per famiglie bisognose che senza un avviso pubblico o una semplice segnalazione sul sito, stanno ricevendo, a richiesta e in sordina, sacrosanti contributi per alleviare il disagio economico. Non comprendo, Assessore all’Urbanistica Avv. Cappuccio, la proposta del Sindaco di fusione tra Locri,Siderno e i comuni limitrofi dopo che solo qualche mese fa la Sua Giunta, ammettendone il fallimento politico, aveva posto repentinamente fine al PSA, Piano Strutturale Associato, con quasi gli stessi comuni interessati, PSA che è strumento di pianificazione urbanistica di base in vista proprio di una fusione tra più comuni. Al consigliere Passafaro, ispiratore della lista e assessore dimissionario, non domando ciò che lui stesso, alla luce dei fatti, si chiede amaramente ogni giorno.

Non mi spiego, infine, e mi rivolgo a tutti, l’assordante silenzio, nel tripudio di gioia proveniente da tutti gli altri comuni di Calabria, in merito ai lavoratori LSU che potrebbero essere contrattualizzati a totale carico di Stato e Regione con indubbi vantaggi per il Comune di Locri e per loro. Non lo capisco, non lo capisce la cittadinanza, non lo capiscono i lavoratori interessati e le loro famiglie.  Forse Voi sì. Prendendo spunto dal cognome dell’Assessore al Personale, il quale avrà valutato in tal senso concordando con Voi il da farsi, come nel caso dei prepensionamenti e delle mobilità, spero che domani in Consiglio Comunale possiate rispondere alle sicure domande della minoranza sul perché queste 16 PERSONE non possano essere considerate “Lavoratori Sainatamente Utili”.

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