BOVALINO: "SiAmo Bovalino" , le lezioni di "abc della politica e del saper amministrare" del sindaco

BOVALINO:  "SiAmo Bovalino" , le lezioni di "abc della politica e del saper amministrare" del sindaco

Riceviamo e pubblichiamo

LE LEZIONI DI "ABC DELLA POLITICA E DEL SAPER AMMINISTRARE" DEL SINDACO DI BOVALINO

Ci riferiscono che - in questi anni - chi ha avuto tempo e pazienza per seguire gli stati whatsapp del Sindaco di Bovalino, ha potuto "apprezzare" autentiche e raffinate perle di "bon ton", quasi sempre pubblicate in concomitanza di qualche disputa politica locale.
La sfilza di poco eleganti “acrobazie virtuali” - che mal si coniugano con chi rappresenta le Istituzioni - è estremamente interessante. A titolo meramente esemplificativo, ma non esaustivo, tra le tante che ci hanno segnalato ci hanno colpito in particolare:
1) il peloso e grintoso "cane che abbaia alla littorina", sguinzagliato per evidenziare - probabilmente - la tendenza a non ascoltare altre voci e altri suoni che potrebbero "disturbare" l'andamento pilotato sul “binario unico" della maggioranza;
2) la fatidica "serretta", che dalle nostre parti è accompagnata dall'invito a “tenerla”, quasi a voler delegittimare l’impegno civico e l’attenzione collettiva, snobbando un’eventuale e legittima “indignazione civile” davanti a problemi evidenti;
3) il "Bar Scialapopolo" e le "cipolle", come se il confronto politico - talvolta mortificato e/o addirittura rifiutato - fosse un’attività da bar o da bottega, dove tra l’altro può capitare di trovare, come offerta migliore e più dignitosa, la possibilità di silenziarsi.
L’elenco sarebbe lunghissimo e stancante, dalle vignette dei "colpi in testa", con tanto di mazza di legno, alle copertine di libri - forse mai letti - sui “falsi e falsari nella Storia”.
Ogni volta che qualcuno ce li segnalava, era naturale rimanere perplessi e, al tempo stesso, sorgevano spontaneamente alcune domande:
- Come puó un Sindaco di un paese difficile come Bovalino, costretto ad ottimizzare il tempo per analizzare e risolvere le serie problematiche che attanagliano il nostro paese, riuscire a "dedicare" ulteriori momenti delle sue giornate a queste “attività” più ludiche che ricreative?
- Come puó un Sindaco, che è stato chiamato a rappresentare ben 42 comunità della Locride, sciorinare “pensieri social” fuorvianti e poco istituzionali?
Difficile dare una risposta a queste domande. Ma il peggio è sempre dietro l'angolo.
Probabilmente infastidito dai tanti riscontri scomodi - reali e non virtuali - che stanno emergendo in questi giorni, di recente il Sindaco Maesano ha pensato di mettere, come si suol dire, la ciliegina sulla torta. Difatti nello screen allegato, riferito ad un post su Facebook del nostro candidato Sindaco Massimo Rimini sui cestini stracolmi di rifiuti che possiamo ammirare in questo scorcio di estate stracolmo di problemi, utilizzando maldestramente uno dei rari commenti a suo favore, ci ha proposto la sua versione estremamente "romantica" di chi "disconosce l'ABC della politica e del sapere amministrare”.
“Da quale pulpito viene la predica”, verrebbe da rispondere.
Per i rapporti di "buon vicinato", abbiamo evitato di commentare la goffa convocazione della prima Assemblea dei Sindaci, da manuale - quella sì - dell'ABC della politica. Sul "sapere amministrare" parlano i fatti: i finanziamenti persi, le opere pubbliche lasciate a metà, quelle ancora da cominciare, il lungomare distrutto, sporco e al buio nonostante i 2 milioni di euro disponibili dal 2021, il Malachia maleodorante di questi giorni, malgrado altri 2 milioni di euro disponibili dal 2018, i cestini stracolmi di rifiuti (come quelli della foto su cui ha ironizzato), l'acqua che manca a giorni alterni in piena estate, l'insicurezza urbana, l'evento "straordinario" della pulizia di alcune strade, le tante altre ancora da pulire, quelle rattoppate e quelle ancora da rattoppare. Solo alcuni di tanti altri esempi del "saper amministrare".
Avrebbe potuto, anche stavolta - come avvenuto in qualche Consiglio Comunale - “avvalersi della facoltà di non rispondere”, evitando cadute di stile indecorose che un Sindaco non puó permettersi. E allora non possiamo che invitarlo a desistere e a riflettere sull’importanza del ruolo istituzionale che ricopre, sui modi di rappresentare intere comunità e sull’opportunità, talvolta, di utilizzare il silenzio come un’alta forma di rispetto nei confronti di chi reclama un diritto o denuncia un disservizio.
Tutto ciò, sapendo di poterci trovare sempre dalla parte dei contenuti e dell’approfondimento e mai in mezzo alla schiera degli slogan e dell'eccessiva semplificazione.

Il Movimento "SiAmo Bovalino"

 

 

 

 

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