Basket,La Viola in DNA

Basket,La Viola in DNA

Alla fine, come era nell'aria e come anticipato nei giorni scorsi da Valerio Chinè sulle colonne di Gazzetta del Sud la Viola è stata ammessa a disputare il prossimo campionato di DNA. La compagine del Presidente Muscolino, dunque, dopo due finali consecutive perse nell'ultimo biennio, accede al torneo immediatamente sottostante i primi anelli del basket che conta. Fa il salto, dunque, e si tratta di un salto tanto importante quanto impegnativo e meritato.

Importante perchè schiude orizzonti mai dimenticati dai tifosi e dalla città, impegnativo perchè è evidente che l'esposizione, anche finanziaria ma soprattutto organizzativa, del club si moltiplicherà e naturalmente adesso la parola d'ordine è farsi trovare pronti e all'altezza di un campionato ambizioso.

Infine si tratta di un'ammissione (non lo definiremmo ripescaggio) meritata. Non certo per quanto visto sul campo (che è sempre sovrano e che per due anni aveva sancito che la squadra non era all'altezza della promozione, sia pure per un soffio), ma per impegno e voglia di scalare le categorie di Giancesare Muscolino. Ha investito (meglio sborsato, è più onesto...) tanti soldi in due anni e ha lavorato sodo per ricompattare ambiente e management.

Certo, qualche errore lo ha commesso, qualche scelta la ha sbagliata, ma rientrano entrambi abbondantemente nelle casistica fisiologica. Adesso, dicevamo, il salto.

E il primo balzo riguarderà proprio il territorio, la città e, perchè no, la provincia. Un coinvolgimento fattivo e convinto giustificherà il rilancio voluto in prima persona da Muscolino che ha superato difficoltà e relative perplessità di metà stagione, in questo - per onestà bisogna dirlo a chiare lettere - mettendo a tacere anche chi, come questa testata, aveva sottolineato la necessità di "pescare" in nuove forze, nuovi assetti per rilanciare.

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