Cocco beffa il Lanciano, amaranto da rivedere finisce 1-1

Cocco beffa il Lanciano, amaranto da rivedere finisce 1-1

 Un pareggio da incassare e da salutare con soddisfazione per come si era messa, contro un avversario ostico e che ha venduto carissima la pelle.  A salvare la Reggina è Andrea Cocco, quando tutto sembrava perduto.  Gli amaranto, dopo esser stati sotto a Lanciano, trovano un punto nel finale e in inferiorità numerica, dopo aver giocato una partita non all’altezza delle proprie ambizioni che a lungo termine rischiano di essere minate da una serie di punti interrogativi che continuano a gravare, in attesa di capire se gli ultimi due giorni di calciomercato e la fisiologica fase di crescita di una squadra in fase embrionale  potranno cancellarli.

SORPRESE  INIZIALI  E DIFFICOLTA’ - A Lanciano non passa neanche un minuto e più d'una certezza crolla per gli amaranto.

La prima  è nello schieramento tattico.  C'è Colucci dal primo minuto, ma contrariamente a quanto dichiarato da Atzori, l'ex pescarese gioca dietro le punte nel 3-4-1-2, soluzione che il tecnico, nelle settimane passate, aveva escluso quasi si trattasse fumo negli occhi.

L'altra è che l'imperforabile difesa delle prime uscite ufficiali degli amaranto si trasforma in burro che non riesce a resistere alla lama della squadra di Baroni.  E' Amenta, dopo pochi secondi, a portare avanti i suoi con un'incornata su cross di Mammarella, una sorta di incubo per i colori amaranto già dalla passata stagione.

Movimenti non sempre coordinati, palla che gira spesso troppo lentamente e con il passare del tempo il pareggio sembra già un miraggio per gli amaranto, incapaci di trovare la giocata risolutiva e insofferenti all'indiavolato pressing dei padroni di casa in mezzo al campo.

POCHE NOTE POSITIVE -La supremazia territoriale conta poco e, infatti, l'altra conclusione degna di nota della prima frazione è sempre del Lanciano che sfiora il palo con un tentativo dal limite di Falcinelli.

Il riassunto della gara degli ospiti è tutta in un colpo di testa di Colucci neutralizzato da Sepe, nato  tra l’altro da un rimpallo.

Convince solo Strasser, l’unico che appare in grado di dare consistenza alla fase di non possesso e ad avere la lucidità per dettare il gioco e per proporsi.  Sempre una marcia in più rispetto ai compagni.

RIMPIANTI DA ENTRAMBE LE PARTI - La Reggina non vuole annegare e il salvagente è sempre lo stesso, David Di Michele che va in campo sin dall’inizio della ripresa al posto di De Rose.

Amenta prova a rendere indimenticabile la sua giornata, svettando nuovamente sugli sviluppi di un corner, ma Benassi trova il guizzo per dirgli di no.

La parata decisiva il portiere la compie su Falcinelli, quando uno svarione di Lucioni libera l’attaccante che grazia la Reggina fallendo un’occasione enorme in solitudien davanti alla porta.

Le difficoltà a sfondare sugli esterni spingono  gli amaranto a scegliere le vie centrali, laddove solo la qualità di Di Michele può fare la differenza e infatti l’esperto attaccante trova il varco per liberare davanti al portiere avversario Fischnaller, subentrato a Louzada e bravo nell’eludere la marcatura avversaria, ma poco freddo nel concludere tra le braccia del portiere.

A TRAZIONE ANTERIORE - Atzori le prova tutte e conclude la gara con ben quattro attaccanti di ruolo: Fischnaller, Gerardi, Di Michele e Cocco, che entra al posto di Maicon.Le cose, tuttavia, si complicano maledettamente quando Ipsa rimedia il secondo giallo per un fallo sulla trequarti avversaria e gli ospiti restano in dieci.

Sembra finita, ma non per Andrea Cocco che, a quattro minuti dal termine, raccoglie una palla sporca in area, evita un difensore e mette in rete quasi con rabbia.

Al 94’ una clamorosa carambola rischia di far maturare la beffa alla Reggina, ma Barillà salva sulla linea, anticipando Vastola pronto a ribadire in rete.

fonte strill.it

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