Sotterrati decine di chili di stupefacenti nelle campagne di Gioiosa Ionica : un arresto

IL RINVENIMENTO E L’AVVIO DELLE INDAGINI
Le indagini erano scattate nel corso dell’estate: nell’assolato mese di luglio, infatti, i Carabinieri della Stazione di Gioiosa Ionica, supportati dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori Calabria”, incuriositi da alcuni ambigui movimenti nelle campagne, avevano organizzato diverse battute nella zona. Tra la fitta vegetazione, alcune tracce avevano insospettito i militari che, pertanto, avevano deciso di vederci chiaro: non immaginavano che, sotterrati proprio sotto i loro piedi, ci fosse in realtà un intero deposito di sostanze stupefacenti. All’interno di alcuni fusti in plastica riesumati dal terreno, infatti, vi erano più di 30 chili di hashish e più di un kg e mezzo di cocaina.
L’ARRESTO
All’ingente rinvenimento è seguita una scrupolosa attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Locri, diretta dal dott. Giuseppe Casciaro, che in breve tempo ha consentito di raccogliere importanti elementi a carico di un 28enne di Gioiosa Ionica, tratto in arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
GLI ALTRI RISULTATI NELLA LOTTA AL NARCOTRAFFICO LOCALE
Non si ferma, intanto, l’attività di contrasto al traffico delle sostanze stupefacenti nell’area della Locride: soltanto negli ultimi due mesi, grazie alla laboriosa attività della Sezione Operativa di Roccella Ionica e delle Stazioni di Caulonia, Riace e di Mammola sono state scoperte e smantellate ben cinque piantagioni di cannabis, per un totale di più di 2000 arbusti sottratti al narcotraffico locale: a seguito delle attività di indagine svolte sotto la costante direzione della Procura di Locri un uomo di Camini (RC) è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari mentre un giovane di Mammola (RC) è stato deferito in stato di libertà. Entrambi dovranno rispondere di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti.
I provvedimenti adottati sono stati disposti in sede di indagini preliminari, pertanto i destinatari dello stesso sono persone sottoposte ad indagini e, quindi, presunte innocenti fino ad eventuale sentenza di condanna definitiva.