Bovalino, arresti cosca ''zingari'': funzionaria rilasciava certificati in cambio di denaro

Bovalino, arresti cosca ''zingari'': funzionaria rilasciava certificati in cambio di denaro

La Polizia di Stato di Reggio Calabria sta eseguendo sei ordinanze di custodia cautelare nei confronti di persone legate alla cosca di 'ndrangheta degli 'zingari' ritenute responsabili di vari reati tra i quali spaccio di droga, corruzione, furto, riciclaggio e detenzione e porto abusivo di armi. Obiettivo del gruppo erano commercianti e imprenditori della jonica reggina ai quali estorcevano denaro. Tra gli arrestati c'e' anche un funzionario di un servizio sociale.Avrebbe redatto documenti compiacenti, in cambio di denaro, per fare ottenere benefici carcerari ad un boss della 'ndrangheta, Maria Grazia Galletta, di 53 anni, la funzionaria dei servizi sociali destinataria di una delle sei ordinanze di custodia cautelare eseguite stamattina dalla Questura di Reggio Calabria. Il boss che sarebbe stato favorito da Maria Grazia Galletta, Nicola Berlingieri, capo della comunita' degli zingari di Bovalino, e' stato ucciso il primo aprile scorso in un agguato ad Ardore. La stessa funzionaria dei servizi sociali era stata arrestata il 6 novembre scorso dalla polizia anche in quel caso con l'accusa di avere intascato una mazzetta per fare ottenere ad una persona una misura alternativa alla detenzione in carcere. Gli arrestati, secondo quanto e' emerso dalle indagini, condotte dal Commissariato di Bovalino con il coordinamento della Squadra mobile di Reggio Calabria, sono accusati di avere estorsioni ai danni di commercianti ed imprenditori, che raramente denunciavano, finalizzati ad ottenere compensi economici come le mancate retribuzioni di prestazioni d'opera o mancati pagamenti di prodotti ceduti. Il gruppo criminale sgominato con l'operazione, inserito nella cosiddetta cosca degli zingari, avrebbe fortemente condizionato, secondo gli investigatori, le attivita' economiche di una vasta zona della Locride.

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