Domani la riapertura della discarica di Pianopoli, ma a mezzo servizio

Domani la riapertura della discarica di Pianopoli, ma a mezzo servizio

Riapre venerdì 28 febbraio la discarica di Pianopoli, l'unica attiva in Calabria, chiusa per circa 20 giorni in conseguenza dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria resisi necessari dopo le intense precipitazioni delle scorse settimane. A comunicare la data di riapertura dell'impianto, la cui chiusura ha provocato una situazione di vera e propria emergenza in tutta la Calabria, con tonnellate di rifiuti lasciati per strada, è il dirigente generale del Dipartimento "Politiche dell'ambiente" della Regione Calabria, Bruno Gualtieri. 


L'impianto, però, non lavorerà – almeno per i primi giorni – a pieno regime. Si limiterà ad assorbire tra 600 e 800 tonnellate giornaliere di immondizia. Il resto continuerà a rappresentare un problema di difficile soluzione. Basti considerare che ogni mattina, vista la situazione di grave deficit, Pianopoli, fino a quando era pienamente operativa, smaltiva circa 1.100 tonnellate di rifiuto "tal quale". I calcoli sono semplici e mostrano che i conti non torneranno: la produzione giornaliera è di circa 2.600 tonnellate. Le "nuove" disponibilità di Pianopoli saranno sufficienti, nella migliore delle ipotesi, ad assorbirne un terzo. Siamo, dunque, a una misura palliativa, illustrata dal dipartimento ambiente nella nota di oggi. 
“Gualtieri - informa l'ufficio stampa della giunta regionale - ha reso noto che l'amministratore delegato della Daneco Impianti ha comunicato la ripresa dei lavori di conferimento dei rifiuti nella discarica di Pianopoli, a partire da venerdì 28 febbraio. La Daneco, infatti, ha comunicato che i lavori previsti per la messa in sicurezza della discarica si concluderanno nella giornata di domani. Secondo l'azienda, il rateo di conferimenti accettabile potrà essere per la prima giornata di circa seicento tonnellate/discarica con un possibile incremento a circa settecento tonnellate nelle giornate di sabato e domenica. Dal prossimo lunedì si potrà ulteriormente incrementare il flusso dei conferimenti a circa ottocento tonnellate/discarica, con possibile ulteriore rivalutazione nelle giornate seguenti in funzione delle oggettive condizioni gestionali della discarica”. 

Intanto, tra montagne di sacchetti che continuano ad accumularsi su strade e piazze e raccolta a macchia di leopardo, grazie all'utilizzo di depositi di fortuna prossimi ormai alla saturazione, si fa sempre più critica l'emergenza rifiuti che attanaglia da oltre venti giorni la Calabria. La situazione forse più critica è quella di Cosenza e provincia, con la presenza di tonnellate di rifiuti non raccolti a cielo aperto da settimane per la mancanza di aree dove consentire il deposito momentaneo in attesa che riapra la discarica di Pianopoli, attualmente ancora chiusa per le conseguenze delle recenti precipitazioni. Le due soluzioni prospettate dalla Regione Calabria per tentare di allentare la morsa di una condizione che pone problemi anche di ordine igienico-sanitario, e cioè l'apertura limitata delle discariche private di Celico e di Scala Coeli, stanno incontrando la mobilitazione contraria dei residenti delle due località che impediscono il conferimento dei rifiuti provenienti dalla provincia o ne consentono lo sversamento (è il caso di Celico) solo in presenza di particolari condizioni di sicurezza legate all'assenza di percolato. 
A Reggio Calabria, invece, il sito di Sambatello, che ha consentito di togliere dalle strade diverse tonnellate di rifiuti, rischia di saturarsi a breve. Poco o nulla, invece, incide sul totale la modesta quantità di materiale trasferito nell'impianto di Siderno. In diverse zone della città dello Stretto, comunque, i cumuli persistono, facendo crescere la tensione e scatenando, in alcuni casi, l'esasperazione dei cittadini. 
Analoga la situazione di Catanzaro, dove le circostanze più pesanti continuano a registrarsi in alcune zone periferiche della città. Alti e bassi nella raccolta anche a Vibo Valentia, mentre la situazione rischia di peggiorare considerevolmente a Crotone, dove nelle scorse settimane la situazione era stata sotto controllo.

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