Devil May Cry: il nuovo singolo di Anfysia fuori da stanotte

Devil May Cry: il nuovo singolo di Anfysia fuori da stanotte

Il pezzo chiude il filone pop-punk di Anfysia e apre le porte ad una svolta futura.

ROCCELLA J. – Fuori stanotte Devil May Cry, il nuovo singolo di Anfysia (Giuseppe di Garbo, classe 2001), disponibile per l’ascolto su Spotify e tutte le piattaforme di streaming digitale, distribuito da Universal in licenza a Metatron/INRI Torino.

Prodotta dai fedelissimi Kira, Skylide e Groove, Devil May Cry è lo sfogo di una relazione tossica, tra rabbia e vulnerabilità. Una veste emo per il sound pop-punk di Anfysia, che ha annunciato di evolvere il proprio genere musicale a partire dalla prossima pubblicazione. Le strofe riflettono insicurezze e rifiuti, mentre il ritornello esplode con un’energia rabbiosa e liberatoria. La melodia si alterna tra momenti malinconici e riff potenti, esprimendo il bisogno di allontanarsi dal dolore ma con una resistenza che lascia il segno.

Un pezzo meno spensierato del solito, dunque, ma denso di energia. La distribuzione è stata anticipata dall’uscita in anteprima del suono del brano su TikTok, in esclusiva. «Devil May Cry chiude un cerchio nella mia carriera artistica, dalle prossime tracce ci saranno parecchie sorprese. Voglio mostrare un’altra parte di me, sui social e attraverso la musica. Sarò me stesso più che mai», spiega l’artista.

Il filone pop-punkdi Anfysia era iniziato nel 2023 con Clara; oggi è giunto il momento di voltare pagina e aprire un nuovo capitolo. «Sarà qualcosa di introspettivo, voglio raccontare delle storie e lasciare qualcosa in più a chi mi ascolta. Sarà una svolta più intima», prosegue.

Non a caso Devil May Cry è l’ultimo pezzo di questo filone. «Ha una tinta diversa rispetto agli altri del periodo pop-punk, è emo. È stato curato come non mai, curato in ogni fase minuziosamente». Le batterie del brano sono state suonate dal vivo (da Andrea Romaggioli), non sono campionate. «È un pezzo a cui sono molto legato, è stato scelto per essere l’ultimo di questo percorso, non è un caso», conclude Giuseppe.

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