Gioiosa, il giovane Alessio Alì con Honiro: vince e firma un contratto editoriale

Gioiosa, il giovane Alessio Alì con Honiro: vince e firma un contratto editoriale

Alessio Alì ha partecipato al contest dell’etichetta Honiro vincendo il secondo premio in palio, un contratto editoriale.

GIOIOSA IONICA – Alessio Alì, classe 2001, ha vinto e firmato un contratto editoriale con Honiro. Il giovane artista di Gioiosa Ionica ha partecipato all’edizione 2022 degli One Shot Game, il 30 aprile presso il ZooBar di Roma. Il contest musicale è organizzato periodicamente dall’etichetta discografica romana Honiro, che negli anni ha prodotto e distribuito talenti come Ultimo, Briga, Mostro e di recente il sidernese Salvatore Spadaro, in arte Nebraska.

Il contratto editoriale vinto da Alì era il secondo premio in palio. «C’era tanta partecipazione, – racconta Alessio – oltre duecento artisti e la competizione era davvero alta». Il contest, diviso in tre fasi di selezione, è iniziato alle tredici di pomeriggio e dopo una maratona musicale di dodici ore si è concluso intorno all’una di notte. Nella prima fase si sono esibiti tutti gli artisti per un tempo di circa due minuti ciascuno. Successivamente, sedici tra tutti sono stati selezionati per il secondo ascolto e infine solo otto hanno raggiunto la terza e ultima prova. Nei vari step, Alì si è esibito con due pezzi inediti più il singolo Essenza, già edito, posizionandosi al secondo posto nella classifica finale. A due mesi dalla vittoria, l’artista di Gioiosa ha firmato il contratto editoriale con Honiro.

Alessio Alì con il trofeo degli "One Shot Game", la sera della premiazione.

Dal 2018, Alessio Alì ha pubblicato diversi brani da indipendente, l’ultimo è stato Stelle Incastonate nel dicembre 2020. Negli ultimi anni si è trasferito a Roma per l’università e ha scritto e suonato molto. «Ho scelto di partecipare agli One Shot Game perché volevo mettere alla prova la mia musica. Ho visto e ascoltato tanti spettacoli di artisti differenti, – continua Alessio - prima di venire a Roma avevo una visione diversa della musica. I pezzi di oggi sono stati maturati nel tempo, anche grazie a molte esperienze vissute. Li ho scritti in maniera lenta e naturale».

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