Siderno: Nebraska racconta Jonio, il suo primo disco

Siderno: Nebraska racconta Jonio, il suo primo disco

Il cantautore sidernese Salvatore Spadaro racconta “Jonio”, il suo primo prodotto discografico, ispirato alla sua terra.

SIDERNO - Usciva due mesi fa, il 20 gennaio 2023, Jonio, il primo album del cantautore sidernese Salvatore Spadaro, in arte Nebraska. Il disco, prodotto da Marta Venturini e Michele Macrì per Honiro, è disponibile per l’ascolto su Spotify e tutte le piattaforme di streaming digitale. L’album è stato anche distribuito in formato fisico come vinile, acquistabile sul sito di Honiro Store. Ecco il racconto di Salvatore/Nebraska.

Perché il tuo primo album si chiama Jonio come il nostro mare?

«Il titolo del disco è innanzitutto un omaggio al mare che bagna Siderno e la Locride tutta, la mia terra di origine. Ma durante la produzione ho notato alcune coincidenze che mi hanno convinto di questa scelta.


Sopra, la copertina di "Jonio" di Nebraska

Gran parte dell’album è stato registrato presso Studio Nero, che si trova nel quartiere Jonio di Roma, così come la casa di alcuni amici che hanno contribuito alla gestazione di questo disco, la mia seconda dimora romana. Un quartiere fondamentale per la mia musica, insomma, e che non ho scelto io.

Quando, infine, ho steso la lista delle tracce che avrebbero composto l’album ho realizzato che la canzone Jonio, l’ultima in elenco, era la sintesi sonora di ciò che io ero e sentivo in quel momento: un fuorisede trapiantato a Roma con un forte legame col suo mare.

Può sembrare quindi che Jonio sia diventata la titletrack, cioè la traccia che dà il nome al disco, perché era nella sua natura; in realtà è quella canzone che porta il nome del disco, e non viceversa».

Il tuo album Jonio contiene 13 tracce: di questi tempi non è rischioso pubblicare album così lunghi?

«Probabilmente sì, ma c’è un percorso dietro tutto questo. Il concepimento di quest’album è stato lungo perché si è costituito di tre fasi. Ovviamente, io ho realizzato il tutto solo alla fine.

In un primo momento Jonio aveva nove pezzi, prodotti dalla straordinaria Marta Venturini, e sarebbe dovuto uscire prima dell’estate del 2022, ma ho voluto rimandare. Percepivo che non era completo, avevo altro da dire. Le canzoni in sé mi piacevano ma qualcosa nel complesso non mi tornava, mancava.

Tuttavia, non volevo rimanere fermo e ho realizzato il mio primo tour Canzoni dal mare, la scorsa estate. Anche se avevo pubblicato solo tre singoli fino a quel momento, ho suonato in giro proponendo anche tanta musica inedita. Alla fine del tour ho scelto alcuni brani da aggiungere al disco e ho iniziato a lavorarli con il mio amico e produttore Michele Macrì, Kaelo. Così il mio album a settembre aveva raggiunto il numero di dodici tracce e credevo fossero sufficienti.

Proprio in quei giorni però mi giungeva la notizia che Honiro, la mia etichetta discografica, aveva affittato una stanza a Studio Nero di cui avrei potuto usufruire. Ho voluto fare un esperimento e lì ho iniziato a suonare un mio inedito, Napoli, con i miei amici musicisti Molinaro, Alì, Matteo Alieno e Giacomo Boscaino, che ringrazio infinitamente. Loro forse credevano in quella canzone più di me, e insieme le abbiamo dato un volto. In modo molto naturale abbiamo suonato il pezzo insieme, come fossimo una band. La produzione di Napoli è stata quel momento lì, diverso da tutti gli altri brani del disco.


Sopra, la lista delle tracce definitiva dell'album Jonio di Nebraska

Quello che ho imparato in questo percorso è che da un lato non bisogna mai pensare che un lavoro sia chiuso definitivamente, c’è sempre qualcosa da migliorare; dall’altro bisogna imparare a lasciar andare i nostri progetti, altrimenti non vedranno mai la luce. Questo percorso e questa consapevolezza sono stati per me la parte più importante.

Per ricollegarmi alla tua domanda iniziale, credo che al giorno d’oggi chi è abituato ad ascoltare i dischi lo faccia a prescindere dal numero di pezzi e se interrompe l’ascolto è perché probabilmente il disco non piace».

Come hai raccontato il tuo album in questi due mesi?

«Ho realizzato un live di presentazione a Roma, al Wishlist, dove per puro campanilismo ho portato una formazione tutta meridionale. Ho in programma anche un evento di presentazione a Siderno alla libreria Mondadori. Sono felice di poter toccare con mano la mia musica, letteralmente, perché di Jonio è stato stampato il vinile.

Sopra, Nebraska presenta "Jonio" in live a Roma al Wishlist

Sono molto soddisfatto del video-documentario di Jonio. Abbiamo voluto realizzare qualcosa che si discostasse dal solito videoclip e che fosse la traduzione di tutto il concetto del disco. Non per quantità, ma per qualità, n’è venuto fuori un mini-documentario realizzato dal videomaker Lorenzo Piermattei. Abbiamo voluto cercare e raccontare quella semplicità calabrese alla quale faccio riferimento in gran parte dei pezzi dell’album».

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