“Eppure Gira”: Shark&Groove celebrano (e raccontano) i dieci anni de “Il Mondo Gira”

“Eppure Gira”: Shark&Groove celebrano (e raccontano) i dieci anni de “Il Mondo Gira”

Il duo rap della Locride racconta il successo di dieci anni fa e lo celebra con un inedito.

“Il mondo gira, speranza per gli uomini”. Un ritornello di pura speranza, una canzone che ha parlato al cuore di tutti coloro che l’hanno ascoltata, e continua a farlo. Dieci anni fa, nel 2014, Shark&Groove (Giuseppe Costanzo, Siderno; Antonio Callà, Mammola) cantavano per la prima volta i versi che li hanno resi noti al grande pubblico, grazie al successo all’edizione 2015 di Italia’s Got Talent.

Il 29 marzo 2024, nel decimo anniversario de Il Mondo Gira, i rapper celebrano quella traccia con l’inedito Eppure Gira, accompagnato da un remaster del brano di dieci anni fa. Una produzione The Palma Music x Reload Music powered by Sony, disponibile su Spotify e tutte le piattaforme di streaming, scritta da Shark&Groove e prodotta da Groove con il giovane Nephilim; artwork di Tommaso Pedullà. Coordinamento del Project Manager Antongiulio Iorfida e dell’Art Director Rosario Farò per conto di The Palma Music. Online su YouTube anche il videoclip di Eppure Gira, girato presso l’ASD Sporting Club Ardore e scritto e diretto da Bernardo Migliaccio Spina.

Riavvolgiamo il nastro. Come è nata Il Mondo Gira?

«Collaboravamo dal 2009, ma nei primi anni con poca continuità. Ad ottobre 2013 abbiamo iniziato un progetto insieme, con il nome di Shark&Groove. Un pomeriggio ci siamo rifugiati in campagna da Groove in cerca d’ispirazione. Ammirando Mammola dall’alto abbiamo chiuso alcuni pezzi a cui stavamo lavorando. Più tardi, Antonio, dal nulla, imbraccia la chitarra e inizia a suonare alcuni accordi».

«Non ti fermare - gli ho detto», racconta Shark. «Ascoltando quell’armonia scrivo la prima strofa. Più tardi Antonio compone la sua, e insieme il ritornello. Quelle note ci davano speranza, avevamo vent’anni e volevamo cantarla».

«Nel testo de Il Mondo Gira abbiamo omaggiato il celebre brano Il Mondo di Jimmy Fontana. Lui cantava “il mondo non si è mai fermato un momento”; il nostro “il mondo non si è mai fermato, hanno detto” è una citazione di quel verso».

«La nostra canzone ruota anche intorno alla massima finchè c’è vita c’è speranza, che n’è la sintesi. Ma in realtà l’immagine del mondo che gira viene dalla freddura “se è vero che il mondo gira, prima o poi casa mia passerà da qui”». Sorridono. «La sentivamo dire spesso in quel periodo. Scherzi a parte, le note alla chitarra hanno evocato quelle immagini nella nostra mente e la speranza vibrante nei nostri cuori».

Ci avete creduto e avete partecipato a Italia’s Got Talent. Com’è andata?

«Il videoclip de Il Mondo Gira su YouTube, realizzato con Bernardo Migliaccio Spina, aveva collezionato migliaia di visualizzazioni in poco tempo. Il supporto della gente ci ha incoraggiati a fare un passo in più».

«Abbiamo partecipato a Pepsi Beat, un concorso musicale promosso dalla nota bevanda, ma senza risultati. Non ci siamo persi d’animo e abbiamo inviato la candidatura a Italia’s Got Talent. Quando ci hanno contattati per partecipare alle audizioni pensavamo fosse uno scherzo, ma nessuno oltre le nostre famiglie ne era al corrente, quindi era tutto vero».

«Il resto è storia. Abbiamo partecipato alle audizioni, poi al talent qualificandoci al terzo posto durante la puntata finale. Un anno prima pubblicavamo Il Mondo Gira ed ora era in TV, sulla bocca di tutti. Ci sembrava un sogno. Il video su YouTube della nostra esibizione a Italia’s Got Talent è stato visto da milioni di persone. Alle audizioni ci hanno rivelato che la nostra candidatura è stata la prima delle decine di migliaia che hanno ricevuto quell’anno per l’edizione 2015».

La foto autografata da Shark&Groove per Italia's Got Talent

Oggi, dieci anni dopo, pubblicate Eppure Gira. Cosa è cambiato durante questi anni?

«Dieci anni sono parecchi, accadono tante cose. Quando sei mesi fa abbiamo pubblicato Robin Hood sapevamo si stesse avvicinando il decimo anniversario de Il Mondo Gira e volevamo celebrarla come meritava. Non potevamo non farlo con un altro brano, ma sapevamo che doveva esserne all’altezza. Ora abbiamo trent’anni, il nostro modo di vedere il mondo è cambiato. Nel 2014 eravamo forti delle difficoltà affrontate e superate insieme, la nostra amicizia è sempre stata legata da questo. La speranza era forte dentro di noi e in quella canzone non c’era negatività».

«Crescendo le cose cambiano, s’impara che esistono le delusioni, oltre alle gioie. La vita presenta nuove sfide e anche nel lavoro ne abbiamo viste di ogni genere. Abbiamo ancora speranza, ma anche più disincanto e meno spensieratezza. La nostra generazione è cresciuta sugli allori, sui sacrifici dei nostri genitori e forse non eravamo pronti ad affrontare tante difficoltà».

«Il costo della vita è aumentato, si sono allungati i tempi negli studi e nella ricerca di un lavoro. Forse noi potremo realizzare a quarant’anni ciò che i nostri genitori facevano a trenta, e ci chiediamo se non sarà troppo tardi. L’impatto con il mondo degli adulti è stato impegnativo. Ci sentiamo un po’ tutti falliti: chi in amore, chi nello studio, chi nel lavoro. Nel nostro caso, la vita ci ha regalato tante soddisfazioni, anche nella musica, che è il nostro lavoro. Ma non siamo ancora riusciti a fare il passo in più».

Dieci anni, da "Il Mondo Gira" a "Eppure Gira".

«Sono queste le premesse di Eppure Gira. La scrittura è stata più impegnativa ma non per questo meno sincera. Guardandoci allo specchio abbiamo visto il successo e tutto ciò di cui andare orgogliosi ma anche il rammarico per non essere riusciti ad andare oltre. In ciascuno di noi c’è un lato vincente e uno perdente, ma abbiamo imparato che un fallimento non cancella un successo. Eppure Gira non è nata in un pomeriggio com’era stato per Il Mondo Gira, abbiamo impiegato diversi giorni. La prima versione del ritornello era troppo buia, l’abbiamo riscritta perché volevamo fosse luminosa».

«Un tassello alla volta, in questa canzone (e grazie a questa canzone) ritroviamo la speranza. Il titolo è lampante: non solo il mondo gira, ma lo fa eppure, nonostante, le difficoltà. Ad ogni ritornello di Eppure Gira aggiungiamo una frase, passando dal “grigio temporale” alla speranza».

«Il messaggio della canzone è racchiuso nel verso “mi hanno detto di cercare, su tele di un pittore, se mancherà un po’ di blu”. Il blu è la speranza: quando la perdiamo non dobbiamo mai smettere di cercarla. La tela è una metafora dell’arte e della passione. Dobbiamo cercare la speranza in ciò che ci fa stare bene e ci ispira».

Qual è il blu di Shark&Groove?

«Il nostro blu sono le note musicali, perché la nostra arte è la musica. E ancora una volta ci ha salvati».

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